Scuola chiuse: gli alunni con disabilità nel limbo della DaD

Sono quasi 300mila gli alunni con disabilità che frequentano attualmente le classi dei diversi ordini e gradi delle scuole statali e paritarie. Quasi 200mila di loro, praticamente 2 su 3, vivono in zone con scuole chiuse dall’8 marzo. Si tratta, purtroppo di un numero che potrebbe aumentare se nei prossimi giorni i presidenti di alcune regioni (come ad esempio, Lazio e Veneto) con l’indice di contagio superiore a 250 per 100mila abitanti, decidessero come altri di mettere tutti gli studenti in DaD.

Per gli alunni con disabilità il DPCM 2 marzo 2021 prevede una certa tutela, in quanto ne consente l’accesso a scuola  per assicurare il massimo di inclusione: “Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”.

L’intento è condivisibile, ma non è di facile attuazione, in quanto occorre anche la presenza dei compagni di classe (e dei docenti) per realizzare effettivamente l’inclusione.

Alcune iniziative spontanee realizzate in questi mesi in alcune classi della secondaria da parte dei compagni dell’alunno con disabilità fanno ben sperare nel sostegno inclusivo che possa contenerne il più possibile il numero in DaD.

Il rischio è che siano ancora una volta i più fragili a pagare in modo preoccupante gli effetti della pandemia, come successo nella primavera 2020 nei mesi di scuole chiuse e lockdown totale.

La regione con il maggior numero di alunni con disabilità è la Lombardia (53.645), seguita dalla Campania (32.261) e dal Lazio (29.624), quest’ultima con le scuole ancora aperte.

Per il momento, con riferimento ai singoli settori, nelle scuole dell’infanzia potrebbero essere presenti in classe come minimo 13.368 bambini con disabilità (43,2%), nelle scuole primarie 47.912 (43,1%) alunni disabili, nella secondaria di I grado 25.341 (33,6%) e nella secondaria di II grado 13.518 (16,5%).