Scuole Belle per dare lavoro agli ex-Lsu?

Il Fatto quotidiano, ancora una volta, non ha peli sulla lingua ed etichetta come “inganno” l’operazione renziana delle scuole belle.

L’operazione ‘edilizia scolastica’ del governo Renzi prevede, come si sa, tre fasi: scuole belle, scuole sicure, scuole nuove con relativi finanziamenti.

Sulle ‘scuole belle’ (piccola manutenzione, abbellimenti, cura dell’immagine e dell’accoglienza) il Fatto quotidiano parla di bluff, perché “L’obiettivo non erano le scuole: i soldi, 450 milioni di euro in totale, sono stati in realtà stanziati per risolvere il problema degli ‘ex Lsu’, migliaia di lavoratori che svolgono le opere di pulizia nelle strutture scolastiche del Paese, messi in difficoltà dal ribasso dell’ultima convenzione Consip. Il progetto di manutenzione è solo il modo di garantire a questi dipendenti la continuità occupazionale perduta.  

L’operazione ‘scuole belle’ sarebbe stato soltanto lo strumento per risolvere temporaneamente il problema LSU. A confermarlo, secondo il FQ, sarebbe stata Sabrina Bono, capo dipartimento Miur per le risorse finanziarie: “Quella dei lavoratori socialmente utili è un’emergenza che nasce dalla gara per i servizi di pulizia: l’esternalizzazione, se da un lato ha razionalizzato i costi, dall’altro ha generato una pressante questione sociale. Per affrontarla, il nuovo governo ha pensato ad una soluzione che non fosse il solito ricorso agli ammortizzatori sociali. E visto che sul tavolo c’era già il tema dell’edilizia scolastica, si è deciso di inaugurare un filone riguardante la piccola manutenzione”.

Due piccioni con una fava, dunque, ma, secondo la testata giornalistica, la stessa quantità di risorse (450 milioni a tutti i primi mesi del 2016) corrisponde “esattamente quanto serve a colmare il gap aperto dall’ultimo bando Consip”per gli ex-LSU. E i fondi sarebbero stati distribuiti alle varie province non in base all’effettivo bisogno segnalato dalle scuole, “ma sul numero dei lavoratori, tanto che su 450 milioni totali 330 finiscono al Meridione – la Campania da sola ne prende 171, la Puglia 68 – solo perché la maggior parte degli Lsu si trova in queste regioni. Non certo perché le strutture del Sud siano messe peggio di quelle del Nord.