Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Scuola, una questione di tempi. Il doppio break

di Gianluca Pasquali

Nel corso di questo nuovo anno scolastico presso la scuola San Francesco – delle suore Francescane Alcantarine – di Roma è stato introdotto un orario con doppio break.

Il doppio break nasce da una riflessione sui tempi attentivi dei bambini e sulla necessità di “cambiare aria” degli insegnanti.

«Nei bambini della nostra scuola primaria – racconta il maestro Gianluca –  si osservano sempre più frequenti problemi comportamentali: difficoltà di controllo motorio, scarsa autoregolazione delle emozioni, difficoltà a mantenere buone  relazioni tra pari, scelte impulsive, comportamenti non orientati al compito. Spesso crediamo che sia una questione di ambiente sociale, di contesto territoriale di periferia. Ma forse non è solo un “problema nostro”».

Nella scuola San Francesco, che si trova alla periferia di Roma, tra Torre Gaia e Tor Bella Monaca, è adottato un orario che prevede 40 ore di tempo scuola: 6 ore di lezione ogni giorno, dal lunedì al venerdì.

Alcune lezioni si svolgono in ore di 60 minuti altre di 50 minuti. Nell’arco della mattinata scolastica che va dalle 8.30 alle 13.30 tutti possono usufruire di una doppia pausa di 20 minuti ciascuna.

Dalle 10.10 alle 10.30 e dalle 12.10 alle 12.30 i bambini rompono il ritmo scolastico scendendo in cortile per correre, giocare, mangiare, saltare e recuperare tutte le energie necessarie per tornare sui banchi di scuola.

A distanza di due mesi dall’inizio della scuola e dall’introduzione del doppio break ci si è accorti delle grandi positività che questa riorganizzazione del tempo sta portando.

Innanzi tutto dal punto di vista dei bambini. Infatti hanno la possibilità di “spezzare” le fatiche della mattinata uscendo dall’aula a Ri – Crearsi (nel vero senso della parola).

Gli stessi insegnanti, organizzati in turni di vigilanza alternati, hanno la possibilità di una pausa –  caffè tranquilla o di rivedere la lezione dell’ora successiva con qualche minuto di calma.

Per finire, la mattinata, benché composta da 5 ore scorre più velocemente e leggera e risulta maggiormente efficace anche nei processi di apprendimento per piccoli e grandi.

Questa prima positiva esperienza di doppio break apre un’ulteriore possibilità che attualmente è ancora in riflessione: e se facessimo 10 minuti di break ad ogni ora? O in base all’argomento che si sta affrontando in aula, se ogni classe facesse un break “personalizzato” quando è più funzionale al bambino che apprende (che sia di I o di V) piuttosto che alla campanella che suona?

 
Forgot Password