Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Scuola media: e i nuovi "programmi" d’insegnamento

Con la riforma della scuola media si assisterà a una proliferazione delle discipline di insegnamento.
Infatti, rispetto alle otto materie (o aggregazioni di materie) più l’insegnamento della religione cattolica, previste dai programmi del 1979, nel testo ministeriale compaiono ben 11 discipline, e quella della religione cattolica, più le 6 cosiddette “educazioni”, che fanno parte di un unico campo di attività formative, denominato “educazione alla convivenza civile”: in totale fa 17 più l’IRC.
Rispetto ai programmi vigenti, ci sono le seguenti novità:
– le lingue straniere diventano due, con l’inglese obbligatorio;
storia e geografia sono separate, non fanno più parte di un blocco, assieme all’educazione civica;
– la matematica e le scienze vengono egualmente separate;
– le altre materie perdono tutte il sostantivo “educazione“: educazione tecnica diventa “tecnologia“, educazione musicale diventa “musica“, educazione artistica diventa “arte e immagine“, educazione fisica diventa “attività sportive“, al plurale.Ma il sostantivo “educazione” si prende una rivincita nel macrocampo della “educazione alla convivenza civile“, che non è una materia con orario separato, ma un insieme di attività formative, come per la scuola elementare, che dovranno collocarsi all’interno di altre materie, per esempio in forma di moduli. Si tratta di sei “educazioni“: alla cittadinanza, stradale, ambientale, alla salute, alimentare, all’affettività, che hanno una struttura formale non diversa da quella delle materie, e propri specifici obiettivi di apprendimento, che richiederanno tempo per essere insegnati, appresi e valutati. Insomma, le “educazioni” sembrano materie.
Basteranno i miracoli della didattica modulare per fronteggiare i rischi di enciclopedismo e di frammentazione che una tale prospettiva evoca? È vero che le “educazioni” non hanno la stessa autonoma consistenza delle altre discipline, ma certamente il loro insegnamento e apprendimento occuperà tempo e spazio nei piani di studio di tutti i tre anni. Ecco un tema da approfondire: come conciliare più materie con meno ore?

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