Scuola finlandese: il ruolo dell’insegnante
In Finlandia la maggior parte dei rapporti fra insegnanti e allievi è fondata sulla autorevolezza dei primi e sul rispetto per l’autorità-istituzioni da parte di questi ultimi e delle loro famiglie. Dev’essere chiaro fino in fondo per gli allievi che l’insegnante è colui che “guida” l’apprendimento e ogni altra attività scolastica. D’altra parte è fondamentale anche che i docenti ascoltino quelli che sono i desideri e le aspettative dei ragazzi. Un relazione “normalmente” asimmetrica che, grazie al dialogo aperto e continuo, viene vissuta come simmetrica.
Si tratta di trovare il giusto equilibrio tra confidenza e rispetto reciproco, in cui ciascuno abbia chiaro il proprio ruolo, e quindi le proprie responsabilità e i propri doveri. In questo modo si riesce a mantenere un rapporto interpersonale allo stesso tempo formale e informale: i ragazzi chiamano sempre gli insegnanti per nome e possono parlare liberamente con loro.
Anche in sala insegnanti la comunicazione è molto facile grazie al modo in cui sono stati costruite le relazioni. Questo però non vuol dire che gli insegnanti siano amici degli allievi.
Il processo di insegnamento-apprendimento in Finlandia, sostenuto come detto dalla fiducia reciproca, è volto allo sviluppo dell’autonomia dell’individuo-studente-cittadino. Per questo motivo il processo di insegnamento-apprendimento, formale-informale-non formale, promuove e sostiene l’autodisciplina. Questa qualità non è imposta, bensì è praticata e apprezzata quotidianamente dagli insegnanti, ed è accolta e vissuta volontariamente dagli studenti.
La disciplina imposta dall’esterno, raramente si dimostra efficace e talvolta può essere addirittura controproducente. Se poi è ottenuta attraverso la paura e il controllo e in modo autoritario da insegnanti e dirigenti, lo studente si atterrà con scarsissimo entusiasmo e poca consapevolezza. La differenza tra una disciplina imposta e una vissuta è che la prima, di rado, promuove una trasformazione interiore, mentre la seconda, oltre a generare una trasformazione interiore la rende consapevole, più costante e durevole. Inoltre l’autodisciplina genera l’entusiasmo necessario per mantenere la comunità educante motivata e determinata. Il passaggio dal paradigma del controllo e della paura a quello dell’impegno, della responsabilità e dell’intesa è un’altra testata d’angolo del sistema finlandese.
Leggi la prima parte del nostro reportage sulla scuola finlandese
Finlandia, viaggio nella scuola della fiducia
Il sistema finlandese: tutto quello che dovremmo imparare
Dalla Finlandia all’Italia: cosa possiamo fare a normativa vigente
Leggi il resto della seconda parte del nostro reportage sulla scuola finlandese
Scuola, cosa imparare dal modello finlandese: non copiare, ma innovare
Finlandia, un modello di scuola alternativa
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