Scuola e politica. Sei idee in cerca d’autore

Il dibattito aperto da Tuttoscuola con il lancio delle ‘Sei idee per rilanciare la scuola’ ha dimostrato che esiste un’ampia convergenza sulle proposte e sugli scenari di cambiamento indicati nel dossier.

Una convergenza che con gli ultimi due interventi pubblicati in questi giorni nel portale di Tuttoscuola – quello di Giancarlo Galan, Pdl, presidente della commissione Cultura e istruzione della Camera, e quello di Umberto D’Ottavio, Pd, autorevole componente della stessa Commissione – si estende dal terreno tecnico e culturale, più congeniale all’ottica degli esperti finora intervenuti, a quello della politica, o almeno della politica scolastica.

Come mai dunque, viene naturale chiedersi, alla convergenza delle valutazioni e dei propositi, per esempio in materia di (vera) autonomia delle scuole o di (vera) carriera dei docenti, non abbiano finora corrisposto azioni concrete che diano ad essi corpo normativo e sostanza operativa? E’ solo un problema di risorse? La verità è che per passare dai propositi ai fatti le principali forze politiche dovrebbero fare, e condividere, scelte di fondo destinate a scontentare una parte del loro elettorato e delle loro forze sociali di riferimento: dai sindacati agli apparati burocratici, dai precari agli enti locali che si oppongono alla chiusura delle costosissime microscuole. La scommessa è convincersi che il patto “più servizi per le famiglie, più risorse per la scuola” creerebbe una situazione cosiddetta “win-win”, cioè dove vincono tutti, la società e chi nella scuola lavora e si impegna.

In teoria solo una maggioranza di (vere) larghe intese avrebbe la forza politica e parlamentare necessaria per vincere le resistenze conservatrici che le coalizioni partisan, di centro-destra e di centro-sinistra, hanno dimostrato di non poter superare. Di fatto, come si vede ogni giorno, più che larghe le intese su cui si regge il governo Letta sono un esercizio di alto equilibrismo. Alle idee avanzate da Tuttoscuola, almeno nelle attuali circostanze, manca ad oggi l’autore: un soggetto politico forte e lungimirante, in grado di pensare e agire in termini strategici.