Scuola e politica: il cambiamento deve nascere dall’alto o dal basso?

Dopo le ulteriori manifestazioni sindacali di protesta contro la Buona Scuola e a sostegno del rinnovo del contratto del 24 ottobre, si fa ancora più acuto e visibile il contrasto di strategie tra il modello di cambiamento della scuola proposto, o piuttosto imposto, dal decisionismo renziano, accentratore e vocazionalmente top-down, e quello sostenuto unitariamente dai sindacati rappresentativi (i confederali Cgil, Cisl e Uil, ma anche gli autonomi Snals e Gilda), partecipativo e dichiaratamente bottom-up.

Ancora una volta la politica scolastica funge da cartina al tornasole di un più ampio confronto tra visioni della politica e del rapporto tra leadership, rappresentanza e popolo che ha attraversato la storia italiana fino al recente dibattito sulle riforme istituzionali, e che oggi vede contrapporsi concezioni diverse della democrazia: il ‘renzismo’ la fa coincidere con l’arte del buon governo dall’alto mentre la sinistra più tradizionale, compresa la minoranza del Pd, e in buona misura i sindacati, vorrebbero ricondurla alla logica partecipativa della concertazione e della contrattazione.

Al di fuori di questa dialettica emergono inoltre, sia a destra sia a sinistra, pulsioni populiste, cui danno voce, da una parte, il localismo intransigente e xenofobo della Lega (che ha evidenti riflessi anche nella scuola) e l’antipolitica del Movimento 5 Stelle, la cui filosofia resta quella di contrapporsi a tutti gli altri soggetti politici, cavalcando il diffuso malcontento popolare e affidandone la rappresentanza a un personale politico in molti casi improvvisato, selezionato attraverso improbabili riti di candidatura online.

Se il modello cui si ispira Renzi è, come è stato detto, quello della ‘Scuola della Nazione’, che si pone in qualche modo al di là e al di sopra delle infinite mediazioni della ‘vecchia politica’, non è chiaro che cosa, a questo modello, contrappongano i suoi critici. La forza di Renzi è simmetrica alla debolezza dei suoi avversari.