Scuola d’estate, Aprea (FI): ‘Bene, una richiesta avanzata da Forza Italia che va sostenuta al massimo’

“Abbiamo accolto con grande soddisfazione la comunicazione che è arrivata dal Ministero della possibilità per le scuole e per le comunità locali di tenere le scuole aperte nei mesi estivi. Forza Italia aveva lanciato il progetto della scholè estiva già dallo scorso anno, quando era emerso chiaramente che i lunghi mesi di lockdown, determinati dalla prima ondata pandemica, avevano già fortemente condizionato gli apprendimenti e provato gli studenti, soprattutto i bambini e gli adolescenti, per la mancanza di socialità e di relazioni”. Così Valentina Aprea, deputata di Forza Italia e responsabile del Dipartimento Istruzione del movimento azzurro.

“A distanza di 1 anno, la situazione scolastica si è aggravata sempre di più, visto che persiste la fase del contagio da Covid e conseguentemente, anche in questo anno scolastico, gli studenti non hanno potuto frequentare regolarmente in presenza, ma studiare attraverso la DAD o con modalità alternate – ha detto ancora Aprea -. Per queste ragioni, Forza Italia all’insediamento del nuovo Governo ha rilanciato con forza al Ministro Bianchi la proposta del mantenimento dell’apertura delle scuole nei mesi estivi”.

“Giudichiamo in modo molto positivo anche lo stanziamento dei fondi che accompagna il progetto. Ci auguriamo adesso che le istituzioni scolastiche, nella loro autonomia, lavorino per collegare in maniera sostanziale le fasi dei mesi di giugno e settembre a quelle più propriamente estive di luglio e agosto – ha commentato la deputata di FI -. Ci sono, infatti, modi di apprendere anche molto piacevoli e rilassati che consentono margini di gioco ed evasione, senza perdere di vista l’obiettivo del recupero e del potenziamento degli apprendimenti. In questo senso, ci auguriamo che i progetti superino la separazione tra fase 1-2-3, concentrandosi molto di più sui bisogni reali dei singoli studenti e delle loro famiglie”.

“Insomma, che si lavori su piani formativi personalizzati in piccoli gruppi affidati ad un docente tutor, che sappia prevedere un vero coordinamento tra i docenti dell’anno scolastico che sta per concludersi e quelli che gli studenti troveranno a settembre. Per queste ragioni, consideriamo positivamente il riferimento ai CAMPUS, purché si riesca davvero a far sì che siano mesi di crescita e di recupero e non solo tempo dedicato all’occasionale e all’informale e non formale. In modo nuovo e appassionato, magari facendo riferimento alle tante opportunità che offrono le tecnologie, si possono, insomma, aiutare i bambini e i nostri giovani a riscoprire il gusto e la sfida dell’impegno e del successo, dopo tanti mesi vissuti in modo certamente anomalo e fortemente limitativo per la loro età. Auguriamo per questo a tutti gli studenti italiani di poter fare nei mesi estivi esperienze significative ed efficaci di vita e di conoscenza”, ha concluso Aprea.