Scuola. Aumentano le assunzioni ma non le cattedre

Viene il dubbio che ci sia un clamoroso equivoco dietro la disputa delle assunzioni straordinarie per concorso o per soli titoli per la scuola secondaria su cui divergono parlamentari di maggioranza e opposizione.

Lo sanno (le famiglie, gli studenti, i dirigenti scolastici) che a settembre non ci sarà alcuna cattedra in più rispetto a quelle attuali?

Lo sanno (le famiglie, gli studenti, i dirigenti scolastici) che i concorsi per esami o per soli titoli su cui si stanno confrontando aspramente senatori di maggioranza e opposizione porteranno nuove assunzioni su cattedre già esistenti affidate quest’anno a docenti supplenti, ma non aumenteranno il numero delle cattedre esistenti? 

Lo sanno (le famiglie, gli studenti, i dirigenti scolastici) che soltanto un quinto dei 65 mila posti per le assunzioni nella scuola secondaria potrà essere forse assegnato al 1° settembre prossimo, stabilizzando altrettanti docenti precari senza però modificare il numero delle cattedre esistenti, perché cambierà soltanto la natura contrattuale (di ruolo o supplente) del prof in cattedra?

Lo sanno (le famiglie, gli studenti, i dirigenti scolastici) che, nonostante questa quota di docenti stabilizzati, il numero delle classi rimarrà invariato, così come il numero medio di alunni per classe, nonostante l’esigenza del distanziamento richieda di operare su gruppi e su classi ridotte? (Vale a dire che non ci saranno nelle scuole più docenti per gestire l’eventuale necessario spacchettamento delle classi in più gruppi).

Lo sanno (i decisori politici) che le famiglie, gli studenti e i dirigenti scolastici si aspettano tante nuove cattedre quanti saranno i docenti assunti (almeno per quelli del prossimo settembre) per affrontare meglio il distanziamento soprattutto nelle cosiddette classi pollaio?

La riunione del 22 maggio alle 18 e 30 della maggioranza con il premier Giuseppe Conte sul dl Scuola affronta il nodo del concorso dei docenti sul quale ci sono tensioni tra M5S e Pd-Leu.

Ma non può incidere su quanto sopra, che è un dato di fatto non in discussione, anche se forse non tutti ne sono consapevoli (o lo lasciano credere).