Scrima agli esponenti Pdl: Leggano l’indagine prima di parlare
“La nostra ricerca confligge con i dati Ocse? Lo può affermare, parlando a sproposito, solo chi non l’ha letta. Nessuna misurazione delle performance del sistema, ma solo un’indagine sugli insegnanti, per conoscere meglio chi sono e cosa pensano di sé, della loro scuola, del loro Paese. Questo abbiamo chiesto alla Swg, che di questo si è egregiamente occupata“. Lo afferma in una nota Francesco Scrima, segretario Generale Cisl Scuola, contestando le polemiche sorte dopo la presentazione del sondaggio realizzato dall’Istituto di ricerche Swg per conto del sindacato dal titolo: “Energie per il domani. La scuola italiana: valori e consapevolezza a servizio dei giovani e del paese”, presentato oggi a Roma.
“Si può capire – aggiunge – che l’incertezza di questa fase politica possa rendere particolarmente eccitabili, ma un minimo di cautela prima di avventurarsi in una polemica francamente fuori luogo (oltre che fuori tema!) sarebbe raccomandabile. Anche perché si rischia di non cogliere il messaggio importante e positivo che dalla nostra ricerca si ricava: la passione degli insegnanti per il loro lavoro, la fiducia nel futuro, la disponibilità a misurarsi senza remore con le sfide del cambiamento, anche quelle più impegnative che implicano la valutazione del loro impegno e della loro professionalità. Che i docenti italiani esprimano il loro disagio per la disattenzione che da troppo tempo ricevono dalla politica è del tutto comprensibile e non dovrebbe stupire nessuno“.
“Noi – prosegue – ce ne facciamo doverosamente carico, da sempre, senza tuttavia arroccarci mai su posizioni di pura protesta. Crediamo che l’energia positiva espressa dai docenti, come emerge dalla ricerca Swg, sia una risorsa, preziosa e fondamentale, su cui far leva per una politica di autentico cambiamento della scuola. Non rendersene conto, trascinati da una sterile vis polemica, impedisce un confronto serio e costruttivo“.
Scrima poi si rivolge direttamente agli autori delle critiche, spiegando: “Il pregiudizio gioca sempre brutti scherzi. Non si può spiegare altrimenti la girandola di dichiarazioni con le quali, prendendo fischi per fiaschi, l’on. Valentina Aprea e altri – devotamente a seguire – coprono di contumelie la Cisl, a causa di una ricerca che non hanno letto e che, a loro dire, darebbe della scuola una rappresentazione sbagliata e falsa“.
“L’on. Aprea – prosegue Scrima – presidente della Commissione Cultura della Camera, invoca i recenti dati Ocse per dire che la scuola finalmente grazie a questo Governo sta migliorando, senza sapere, forse, che quei dati si riferiscono agli inizi del 2009, quando l’Esecutivo era da pochi mesi in carica. Nella stesso equivoco inciampa – per doverosa imitazione? – il vice presidente della stessa Commissione, on. Paola Frassinetti, che ci accusa tra le righe di difendere ‘privilegi e interessì. Sorpassa tutti l’on. Stracquadanio, che se la prende con i docenti ‘fannulloni’, costretti finalmente – così dice – a lavorare“.
A tutti, evidenzia, “vorremmo rivolgere un invito: leggersi la ricerca che la Cisl Scuola ha commissionato alla SWG, presentata oggi in un incontro che ha visto i pregevoli interventi di Giuseppe De Rita e Pier Luigi Celli. Scopriranno che si tratta di un’indagine che parla d’altro, parla degli insegnanti italiani, nel tentativo di capire meglio chi sono e cosa pensano di sè, del loro lavoro, della loro scuola, del loro Paese. Vi troveranno certamente quel giudizio critico sulla politica scolastica che tanto li irrita, ma di cui solo loro riescono a stupirsi: ma ci troveranno anche la passione con cui i docenti italiani reggono le sorti della nostra scuola e la fanno migliorare, come l’Ocse giustamente rileva“.
Di questa scuola, conclude il sindacalista, “onorevole Aprea, stiamo parlando. Di una scuola che conosciamo bene e il cui buon funzionamento e miglioramento siamo da sempre interessati a sostenere. Non sappiamo se sia davvero finito, come lei afferma, il tempo della demagogia, a cui per la verità tanto assomigliano i toni che sta usando. Di sicuro, con una polemica così pretestuosa e che non esita a scendere sul piano personale, sembra finito il tempo dell’eleganza“.
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