Sciopero: insuccesso di quello dei sindacati di base del 20 maggio. Riuscita di quello di oggi?

Secondo i dati ufficiali del ‘cruscotto’ degli scioperi del Dipartimento della Funzione Pubblica, allo sciopero generale di tutti i dipendenti pubblici del 20 maggio scorso, indetto dai sindacati di base, hanno aderito per il comparto dell’istruzione in 6.233, lo 0,65% dei 1.063.032 dipendenti del settore scolastico.

Considerati i dati ufficiali registrati dall’ARAN, prima delle ultime elezioni per le RSU, i sindacati di base avevano ottenuto complessivamente 37.337 voti e registrato 13.074 deleghe di iscritti.

Gli aderenti allo sciopero sono stati, quindi, il 16,7% del personale che aveva votato nelle RSU per i sindacati di base, e il 45,6% degli iscritti.

Molti motivi di quello sciopero generale sono gli stessi dello sciopero generale della scuola programmato per l’intera giornata di lunedì 30 maggio proclamato da tutti i sei sindacati rappresentativi.

Un elemento distintivo dello sciopero generale del 20 maggio proclamato da sindacati di base è stato quello del no alla guerra e al riarmo e la condanna della Russia e la solidarietà al popolo ucraino.

Nello sciopero per la scuola del 30 maggio l’elemento distintivo è, invece, la difesa delle prerogative contrattuali violate dal Governo con interventi ritenuti unilaterali in materia contrattuale.

In particolare, nella proclamazione dello sciopero generale del 30 maggio i sindacati non hanno lasciato nulla di intentato per coinvolgere e convincere tutti i settori del mondo dell’istruzione, individuando ben ventun diverse motivazioni per giustificare un’intera giornata di astensione.

Evidentemente si vuole evitare il risultato molto deludente del dicembre scorso, quando, con la sola non adesione della Cisl-scuola, tutti gli altri sindacati rappresentativi insieme ai sindacati di base ottennero soltanto il 6,78% di adesione al loro sciopero generale contro la legge finanziaria.

Il livello di adesione allo sciopero costituirà anche un test per misurare non tanto la fiducia della categoria nei confronti dei sindacati, pienamente accordata nelle recenti elezioni per le RSU di meno di due mesi fa, quanto piuttosto il consenso del personale scolastico per lo strumento dello sciopero, strumento da molto tempo abusato e inflazionato da parte di piccoli sindacati.

Sciopero banco di prova di una pluralità di obiettivi, dunque, e dati di adesione da mettere sotto la lente degli osservatori, ma anche, e soprattutto, da parte sindacale.

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