Sciopero generale. Esito modesto nella scuola

Quasi un milione e mezzo di persone, secondo la Cgil, avrebbe partecipato alle varie iniziative pubbliche organizzate dal sindacato in occasione dello sciopero generale del 12 dicembre, e in alcuni settori l’adesione allo sciopero avrebbe raggiunto livelli elevati.

Ma nel settore della scuola, stando almeno alle percentuali rese note dal ministero dell’istruzione nel pomeriggio dello stesso giorno, l’adesione sarebbe stata inferiore al 10%. Solo in alcune sedi, con l’apporto di Cobas e Cub, si sarebbero raggiunti tassi un po’ più alti. Nulla a che vedere, insomma, rispetto alle percentuali del 60-70%, con punte anche più elevate, raggiunte il 30 ottobre 2008 nello sciopero unitario della scuola.

Gli altri sindacati della scuola (Cisl, Uil, Snals, Gilda) non hanno polemizzato con la Flc-Cgil, ma non hanno mancato di sottolineare che il fronte sindacale vince solo se è unito. E d’altra parte tutti i sindacati, compresa la Flc-Cgil, hanno individuato nello sciopero del 30 ottobre il punto d’origine di quella che hanno definito marcia indietro fatta dal governo nell’incontro svoltosi il giorno prima, l’11 dicembre, proprio alla vigilia dello sciopero del 12.

E’ probabile che entrambi i motivi (la disunione dei sindacati sullo sciopero del 12 e l’esito considerato positivo dell’incontro dell’11) abbiano influito sulla scarsa adesione del personale della scuola allo sciopero generale, molto inferiore alla percentuale di voti (oltre il 30%) ottenuti dalla Flc-Cgil nelle elezioni delle RSU. Oltre alla poca distanza temporale dallo sciopero del 30 ottobre.