Sciopero DSGA: via alla protesta che durerà fino al 30 novembre. Tutto quello che c’è da sapere
Sciopero DSGA in vista: oggi, 11 novembre, via alla protesta nazionale dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) delle scuole italiane, che coinvolgerà il personale scolastico fino al 30 novembre con l’astensione dalle prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo. L’iniziativa, proclamata dall’ANQUAP, ha come obiettivo la denuncia di condizioni di lavoro insostenibili e una crescente disillusione nei confronti delle istituzioni, incapaci di risolvere le problematiche strutturali del settore.
Le Ragioni dello Sciopero DSGA
Il malcontento dei DSGA è il risultato di anni di crescita delle difficoltà quotidiane senza risposte adeguate. Il lavoro di un DSGA si è infatti fatto sempre più complesso e burocratico, alimentato dalla gestione di una quantità crescente di progetti legati al PNRR – che ormai è diventato, come segnalato anche da Tuttoscuola, une vera e propria corsa contro il tempo per l’affidamento dei servizi – ai fondi PON e altre iniziative senza il necessario supporto da parte delle amministrazioni centrali. A questo si aggiunge una riforma contrattuale che ha ulteriormente ridotto il profilo professionale dei DSGA, aumentando le loro responsabilità senza un corrispettivo adeguato in termini di riconoscimenti giuridici ed economici.
Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del 18 gennaio 2024, che ha previsto un incremento marginale delle indennità di direzione, è stato inoltre accolto con grande delusione. L’aumento di pochi euro al mese per il carico di lavoro aggiuntivo appare insufficiente, considerando anche le numerose mansioni che i DSGA si trovano a gestire ogni giorno. Come sottolineano i rappresentanti della categoria, “dopo oltre 16 anni, la nostra figura non ha ancora ricevuto un riconoscimento economico adeguato.”
La Buona Volontà Infranta
L’ANQUAP ha più volte tentato di avviare un dialogo costruttivo con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Tuttavia, dopo numerosi incontri e una procedura di conciliazione che si è conclusa senza alcun risultato positivo il 30 settembre 2024, la protesta è diventata inevitabile. I DSGA chiedono un miglioramento delle loro condizioni lavorative attraverso un riconoscimento giuridico adeguato e una revisione del trattamento economico.
“Il risparmio derivante dalla riduzione di 627 posti di DSGA nel triennio 2024-2027, che ammonta a oltre 25 milioni di euro, dovrebbe essere reinvestito per migliorare le nostre condizioni“, dichiarano con fermezza i dirigenti sindacali.
Le richieste
Oltre alla protesta, i DSGA avanzano proposte specifiche per migliorare la situazione. Tra le richieste principali, figura la collocazione della figura del DSGA nell’area dirigenziale di Istruzione e Ricerca, con una revisione sostanziale dell’ordinamento professionale. Inoltre, si chiede la possibilità di partecipare ai concorsi per Dirigente Scolastico e Dirigente Tecnico, creando nuove opportunità di carriera. È richiesta anche la creazione di un bando di concorso per il reclutamento di 1.435 nuovi DSGA, una misura necessaria per far fronte alla cronica carenza di personale.
Una delle proposte più significative riguarda l’introduzione di misure tecnologiche per semplificare le pratiche amministrative, come il miglioramento del sistema SIDI/INPS per la gestione delle pensioni, un sistema attualmente ostacolato dalla complessità dell’attuale Passweb.
La Solidarietà di AIDA e le Differenze di Vedute
Anche AIDA Scuole, associazione che rappresenta i direttori amministrativi delle scuole, ha espresso il suo sostegno allo sciopero DSGA, sebbene con alcune differenze. AIDA condivide le richieste di valorizzazione della figura del DSGA e l’adeguamento della loro indennità di direzione, ma si dissocia dalla posizione che vede il rifiuto di prestazioni legate a progetti come il PNRR o la formazione per i progetti PON. AIDA ribadisce infatti che la protesta non dovrebbe riguardare la gestione dei fondi PNRR, ma piuttosto il riconoscimento delle competenze e delle responsabilità di chi gestisce quotidianamente il complesso sistema amministrativo scolastico.
L’impatto dello Sciopero DSGA
Lo sciopero DSGA si estenderà oltre la giornata dell’11 novembre, con una sospensione delle prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo che durerà fino al 30 novembre. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha già comunicato l’esito dello sciopero attraverso un avviso pubblico, riconoscendo l’importanza della protesta ma senza ancora rispondere concretamente alle richieste avanzate.
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