Sciopero della scuola: migliaia di persone nei cortei, ma…

Oggi mercoledì 18 marzo è in corso di svolgimento la giornata di sciopero dei lavoratori del comparto scuola indetto dalla FLC Cgil e dalla Gilda degli Insegnanti, cui hanno aderito molti parlamentari del centrosinistra, tutti i partiti della sinistra radicale, e molte associazioni professionali, dei genitori e degli studenti.

Un prima fotografia della riuscita della manifestazione l’ha fornita il Dipartimento della Funzione Pubblica, che raccoglie i dati degli scioperi ai sensi dell’art. 5 della legge 146/1990, e che ha comunicato che alle ore 12 i dati di adesione allo sciopero indetto dalla Cgil e dalla Gilda è stato pari all’8,94%,

Anche il rilievo mediatico sembra scemato rispetto alle mobilitazioni di autunno, e sui principali giornali on line le notizie delle manifestazioni non occupano più lo spazio di apertura, ma quelli successivi, e specialmente in relazione agli scontri avvenuti a Roma tra studenti dell’università “La Sapienza” e forze dell’ordine.

Le manifestazioni però ci sono state, e hanno raccolto la partecipazione di migliaia di persone nelle principali città italiane (Roma, Milano, Torino, Firenze, Genova, Macerata e Palermo su tutte).

Gli esponenti politici assolvono ai loro ruoli: quelli dell’opposizione e del sindacato difendono le ragioni della protesta e attaccano il governo sui tagli (“I tagli a scuola, università e ricerca assomigliano al suicidio di una nazione“, ha dichiarato Fabio Mussi di Sinistra e Libertà), mentre la maggioranza tende a sottolineare la scarsa partecipazione a proteste che assumono una valenza perlopiù politica (“Gli studenti non ne possono più di manifestazioni parapolitiche, molto spesso violente, ma rivendicano semplicemente la possibilità di dare i loro esami“, ha detto Beatrice Lorenzin, deputata del Pdl).