Sciopero del 3 ottobre: chiarimenti su adesioni e diritti per il personale scolastico

In vista dello sciopero generale indetto per oggi, 3 ottobre 2025, la CGIL ha voluto fare chiarezza a fronte della circolazione di notizie imprecise e interpretazioni strumentali. Lo sciopero, proclamato in risposta all’attacco israeliano alla Global Sumud Flotilla e alla drammatica situazione della popolazione civile di Gaza, coinvolge tutti i settori della conoscenza, compreso il personale scolastico.

Lo stesso giorno è stato da tempo convocato un altro sciopero generale da parte di una diversa sigla sindacale, il che significa che i dirigenti scolastici hanno già espletato tutti gli obblighi previsti: raccolta delle intenzioni del personale, informazione alle famiglie e predisposizione delle prestazioni essenziali. Pertanto, chiunque tra i lavoratori e le lavoratrici della scuola può aderire liberamente all’astensione dal lavoro.

Chi può aderire e come

Alla luce della proclamazione della CGIL, anche coloro che in precedenza avevano dichiarato di non voler aderire possono ancora scegliere di scioperare. L’unica eccezione riguarda chi ha già comunicato formalmente la propria adesione: in questo caso, la decisione è definitiva e sarà utilizzata per il calcolo della trattenuta in busta paga, come stabilito dall’Accordo nazionale del 2 dicembre 2020.

È bene ricordare che il diritto di sciopero, sancito dall’articolo 40 della Costituzione, può essere esercitato da ogni lavoratore, indipendentemente dall’appartenenza sindacale. I dirigenti scolastici, per legge, possono chiedere al personale di esprimere la propria intenzione (aderisco, non aderisco, indeciso), ma non vi è obbligo di risposta. Chi sceglie di scioperare all’ultimo momento senza comunicarlo, viene considerato scioperante in automatico.

Prestazioni essenziali e chiusura delle scuole

Durante lo sciopero restano garantite solo alcune prestazioni ritenute indispensabili, limitate a specifiche situazioni: ad esempio, la vigilanza notturna sui minori nelle istituzioni educative, la gestione dei rifiuti pericolosi nei laboratori, i servizi mensa e la cura degli animali nelle aziende agrarie scolastiche. Solo il personale direttamente coinvolto in queste attività è tenuto a garantirle.

Infine, qualora l’adesione prevista allo sciopero renda impossibile garantire l’apertura o il funzionamento della scuola, il dirigente scolastico ha facoltà di chiudere l’istituto, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

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