Scelta civica per la scuola/1. Autonomia e valutazione

Scelta civica, la lista che fa capo a Mario Monti, ha presentato il suo programma per cambiare la Scuola, articolato in quattro punti: autonomia reale e risorse certe, valutazione e miglioramento della qualità, nuove politiche per il personale e sostegno alle famiglie e diritto allo studio. Presentiamo qui si seguito i primi due.

Autonomia: secondo Monti, sono necessarie più risorse certe a tutte le scuole pubbliche, perché possano essere più autonome e ampliare l’offerta formativa, per la personalizzazione dei percorsi e per dare stabilità ai processi di alternanza scuola-lavoro e di orientamento, anche con la possibilità di utilizzare personale specializzato.

Per i centri di formazione accreditati va assicurata la quota capitaria necessaria per poter garantire l’offerta formativa in base alla normativa vigente, con l’istituzione di un apposito fondo nazionale, che integri i fondi delle Regioni.

Vanno costituite reti di scuole, anche di ordini diversi, per favorire un utilizzo dell’organico, secondo quanto previsto dall’autonomia, e garantire continuità di impiego del personale per supplenze, per l’utilizzo di insegnanti di sostegno specializzati, di docenti per l’insegnamento Clil (Content and language integrated learning), di docenti di strumento musicale, di tecnici di laboratorio e di insegnanti tecnico pratici.

Valutazione:  obiettivo della valutazione è quello di “migliorare ogni singola scuola e centro di formazione professionale. Senza avere un punto di riferimento esterno con cui paragonarsi è impossibile migliorare. Il sistema di valutazione nazionale è un’infrastruttura fondamentale per garantire un sistema educativo di qualità in tutto il Paese e per evitare che l’autonomia si trasformi in autoreferenzialità“.

Ogni singola istituzione scolastica e formativa va vincolata ad una rendicontazione pubblica dei propri risultati, secondo un quadro di riferimento comune, un set di indicatori diversificati e dati certificati. L’esito di questo lavoro potrà essere anche “la base per l’avvio della valutazione della dirigenza scolastica, prevista da più di 10 anni dal contratto (e mai attuata).”