
Scatti di stipendio: Cisl, Uil e Snals contro il Pd
La responsabile scuola del Pd, Francesca Puglisi, dopo le prime notizie sul “giallo” del cedolino di stipendio degli insegnanti, ha parlato di “cancellazione di tre anni di servizio, un buco nella carriera degli insegnanti che non verrà più recuperato, a prescindere dal pagamento degli scatti stipendiali del 2010- 2011-2012” e ha aggiunto che “Stiamo parlando di una perdita secca, in media, di 18.000 euro per ciascun lavoratore della scuola e siamo di fronte a un vero e proprio accanimento terapeutico”.
Alla Puglisi hanno immediatamente replicato, in nota congiunta, i segretari generali di Cisl Scuola, Francesco Scrima; Uil Scuola, Massimo Di Menna, e Snals Confsal, Marco Paolo Nigi, dichiarando che “È davvero strano l’accanimento con cui da più parti si sta sparando a zero contro la soluzione conseguita da Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda per il recupero degli scatti di anzianità del personale della scuola.
“Proprio nel momento in cui quell’accordo sta producendo i suoi effetti – si evidenzia nella nota congiunta – con l’avvenuto pagamento degli scatti nelle busta pagae”ntaleo – prossimo biennio.he potrebbe determinare nel tempi i paventati danni economici di cui parla la stampa, dip di gennaio; proprio nel momento in cui si rende evidente che il primo dei tre anni di blocco è stato recuperato (così come dovrà avvenire per gli anni successivi, secondo quanto prevede il decreto interministeriale da poco firmato in attuazione delle intese), si registra l’uscita intempestiva e inesatta del responsabile scuola del Pd, Francesca Puglisi”.
I tre segretari sindacali non si accontentano di smentire la responsabile scuola del Pd e aggiungono: “Non è la prima volta, purtroppo che le succede di prendere di mira i risultati di un’azione sindacale utile per i lavoratori della scuola. Per ragioni che ci sfuggono, sembra quasi irritata del fatto che il sindacato abbia trovato, utilizzando gli strumenti propri della sua azione, soluzioni al delicato problema del blocco degli scatti deciso col decreto legge 78/2010. Che doveva fare il sindacato, attendere fiducioso che qualcuno vincesse la battaglia parlamentare in sede di conversione in legge? E non essendo stata vinta attendere – sempre fiducioso – l’avvento di una nuova maggioranza e di un nuovo Governo? In attesa che la politica trovi rimedi migliori dei nostri, di cui saremo ben lieti, invitiamo l’on. Puglisi a rispettare il nostro lavoro; la invitiamo, prima di tutto, a basarsi su una corretta conoscenza di fatti e circostanze che risultano invece trattati con grande superficialità, suscitando ingiustificati allarmismi”.
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