Rotazione dirigenti scolastici, in Campania decine di presidi dovranno cambiare sede

Anche se le scuole sono considerate a basso rischio di corruzione, lo scorso gennaio l’Anac ha richiamato a una graduale rotazione dei dirigenti scolastici. In questi mesi, i sindacati e le associazioni dei dirigenti scolastici hanno tentato di contestare questa decisione, ma adesso gli Uffici Scolastici Regionali stanno lavorando intensamente per assicurarsi che, a partire dal prossimo anno scolastico, i dirigenti con più di due mandati nello stesso istituto siano trasferiti. Proprio per questo, in particolare in Campania, decine di presidi ora dovranno cambiare istituto. A spiegare il perché Il Mattino.

Una precisazione: l’obbligo di rotazione sancito dalla legge Severino non è stato applicato fino ad oggi, ma l‘Anac ha specificato nei mesi scorsi che ora questa rotazione deve avvenire attraverso “una adeguata programmazione da parte degli Uffici scolastici, definendo una procedura di rotazione ordinaria periodica, con il coinvolgimento preventivo delle organizzazioni sindacali”. Questo perché gli istituti scolastici, agendo come autonome stazioni appaltanti, sono chiamati a gestire anche ingenti risorse economiche per l’affidamento dei contratti pubblici, e questo vale ancora di più di fronte ai finanziamenti del PNRR, in cui sono coinvolti.

In base a quanto racconta Il Mattino, da 22 a 58 presidi della Campania dovranno cambiare sede. I criteri per le scelte verranno definiti entro il 31 marzo e prevedono, tra le altre cose, la rotazione dei dirigenti scolastici ogni 9 anni o alla scadenza del contratto, seguita dall’incompatibilità e quindi dal trasferimento. Valutata anche l’età anagrafica e contributiva, al fine di affidare nuovi incarichi solo a coloro che possono rimanere in servizio per almeno tre anni. Chi andrà in pensione entro questo periodo non sarà incluso nella rotazione.

La rotazione dovrà avvenire entro un raggio di 50 chilometri dalla sede di provenienza, eventualmente mantenendo l’incarico all’interno del medesimo comune o rispettando la preferenza del dirigente, a meno che non vi siano conflitti di interesse. Nessuna rotazione per coloro che hanno ricevuto una proroga al contratto, mentre i beneficiari della legge 104 avranno una sede nel comune di residenza o di quello del familiare da assistere.

La UIL Scuola Campania contraria all’applicazione di qualsiasi forma di rotazione, ma il segretario regionale, Roberta Vannini, ha sottolineato il clima collaborativo instaurato con l’Usr Campania e gli altri sindacati per la definizione delle decisioni da prendere.

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