Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Rosso come il cielo

Un film e un documentario sui bambini ciechi, ieri e oggi.
Due storie parallele, lontane più di trent’anni una dall’altra che presentano due epoche e due modi opposti di fare integrazione di bambini non vedenti.
Nel film “Rosso come il cielo” rivivono le vicende, storicamente ricostruite ed efficacemente rappresentate, di alcuni ragazzi non vedenti in un istituto per ciechi, il Chiossone di Genova, nei primi anni ’70, quando l’educazione dei non vedenti, come quella di tutti i disabili, avveniva ancora in modo separato all’interno di istituzioni totali, chiuse, isolate, senza speranza.
Il documentario “Altri occhi” riprende invece la normale vita quotidiana di oggi di due bambini ciechi che nel film “Rosso come il cielo” hanno un ruolo minimo di coprotagonisti.
Matteo e Federico, questi i loro nomi, sono ripresi nelle loro case, a scuola, nella normale vita di relazione, diventando testimoni indiretti di una forma di integrazione e di educazione ben diversa da quella lontana del Chiassone.
Il Venerdì di Repubblica ha dedicato un servizio ai due prodotti cinematografici. Peccato che non siano distribuiti nei normali circuiti cinematografici o televisivi.
La televisione teme il cinema verità come la peste“, afferma la giornalista Paola Zanuttini, tentando di provocare un’attenzione verso le due opere da parte del cinema e della tv che effettivamente meritano di essere conosciute sia dalla società civile che dal mondo della scuola.

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