Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Roma. Ci sono i disabili ma non ci sono i sostegni. E il Lazio avrebbe diritto a 1.900 sostegni in più

Posti di sostegno per alunni disabili in Italia ce ne sono, ma sono mal distribuiti sul territorio. L’anno scorso ce n’erano 97.636; forse quest’anno sfioreranno le 100 mila unità.

Teoricamente dovrebbe esserci un docente ogni due alunni disabili. La media nazionale nel 2011-12 è stata di un docente ogni 2,03 alunni, sostanzialmente in linea con quanto prevede la legge (finanziaria 2008).

Ma, come per i polli di Trilussa, mentre la media nazionale è conforme alla legge, quella di molti territori proprio no, tanto che vi sono regioni con molti docenti di sostegno con un rapporto inferiore al previsto uno ogni due, mentre altre regioni hanno meno sostegni del previsto con un rapporto di gran lunga superiore al previsto.

Eppure, quando circa cinque anni fa quella legge fu approvata, dispose che tutti i territori si adeguassero gradualmente al rapporto di un docente ogni due alunni, mediante una operazione di compensazione: chi aveva più docenti del dovuto avrebbe dovuto cederli a chi ne aveva meno.

All’Amministrazione scolastica l’ingrato compito di portare in porto questa operazione, complessa e antipatica. Ma si sa, chi ha avuto ha avuto e chi non ha avuto … s’arrangia e protesta.

Il Lazio (e Roma in particolare) è uno di quei territori che a tutt’oggi non ha avuto ancora la quantità di posti di sostegno che gli spetterebbe in base al rapporto uno a due, perché ha uno dei rapporti più elevati in assoluto (2,45 anziché 2,03).

L’anno scorso (ma quest’anno la situazione di oggi non dovrebbe essere molto diversa) con 23.196 alunni disabili il Lazio ha avuto assegnati 9.464 docenti di sostegno (rapporto 2,45), ma con il rapporto 2,03 avrebbe avuto diritto a 11.400 docenti, cioè 1.936 in più!

Qualcuno dirà: ma non ci sono soldi per nominare quasi 2mila altri docenti. È vero, ma non c’è bisogno di nuove assunzioni: applicando la legge basterebbe spostare i posti dalle regioni che ne hanno di più, senza modificare di una unità il numero complessivo dei docenti. Bisognerebbe spostare 6.296 posti da chi è sotto il rapporto medio alle regioni che stanno sopra. Da dove?

In Campania, dove il rapporto è di 1,72, ci sono 2.024 docenti in più per allinearsi al rapporto medio nazionale. In Puglia (rapporto 1,69) ce ne sono 1.398 in più, in Sicilia (rapporto 1,80) 1.357 in più.

Peggio del Lazio sta la Lombardia (anch’essa ferma ad un rapporto di 2,45) che avrebbe diritto ad avere 2.596 posti in più; il Veneto 723….

Se e quando l’operazione compensazione dovesse andare in porto, la situazione potrebbe essere meno critica, oltre che più equa… Chissà quando!

Nel frattempo, però, a Roma ci sono disabili senza docenti di sostegno, dirigenti scolastici che coprono il posto mancante con AEC (assistenti educativi comunali) e genitori di alunni disabili che vanno su tutte le furie, spaccando vasi e suppellettili degli uffici davanti agli impiegati dell’ex-provveditorato che allargano le braccia impotenti.

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