Ritorno a scuola: nella proposta delle Regioni dimenticata la scuola dell’Infanzia

Nel sintetico documento con cui la Conferenza delle Regioni la scorsa settimana ha formulato proposte per il rientro a scuola a settembre in sicurezza manca qualsiasi riferimento alla scuola dell’infanzia e anche ai servizi educativi che con la riforma 0-6 sono entrati nell’ambito del sistema di istruzione. Non si capisce se si sia trattato di una semplice dimenticanza o piuttosto – come sembra probabile – di una difficoltà ad entrare nel merito di scelte più complesse per le implicazioni organizzative, gestionali ed educative che connotano questo particolare settore scolastico dove è più difficile regolare comportamenti e attività.

Si può anche supporre, un po’ maliziosamente, che ancora una volta, come ormai capita da mezzo secolo, la scuola dell’infanzia soffra di un antico vizio culturale trasversale al mondo accademico e politico che la relega al di fuori dell’ambito specifico dell’istruzione. La connotazione di assistenza che, unitamente a quella educativa, la caratterizza sembrerebbe quasi avallarne l’esclusione dal sistema scuola, almeno per qualcuno.  

Con riferimento al rientro a settembre, la scuola dell’infanzia, forse trascurata dalle Regioni, dovrà avere un’attenzione particolare all’interno delle Linee guida che, come annunciato dal Ministero dell’Istruzione, dovrebbero essere emanate la prossima settimana d’intesa proprio con le Regioni sulla base delle indicazioni fornite dalla task force coordinata dal prof. Patrizio Bianchi, mentre incombe tuttora la querelle del primo giorno di lezione compatibile con la data delle elezioni.

Linee guida: sarà finalmente la volta buona per tutte le scuole tuttora in attesa e preoccupate per la riapertura che è già dietro l’angolo?