Ritorno a scuola: novità e cambiamenti del nuovo anno scolastico

Sono diverse le novità di questo nuovo anno scolastico, determinate da recenti norme legislative, nonché da talune disposizioni derivate dal rinnovo del CCNL del comparto scuola per il triennio 2019-2021. Alcune novità sono conseguenti anche a recenti fatti di cronaca che hanno visto protagonisti in negativo alcuni studenti responsabili, in particolare, di atti di violenza verso i loro insegnanti. Passiamo in rassegna le principali novità.

Docente tutor

Preceduto da apposite Linee Guida sull’orientamento (decreto n. 328 del 22 dicembre scorso), da un decreto ministeriale con relativa circolare applicativa del 5 aprile 2023 per la specifica formazione affidata all’INDIRE, dal 1ºsettembre scorso ha fatto il suo ingresso nella scuola secondaria di II grado per le classi terze, quarte e quinte questa figura docente con nuove funzioni. Il ministro Valditara l’ha presentato così: “Avrà un ruolo decisivo. Si tratta della prima pietra della rivoluzione del merito. Che prevede di tirar fuori i talenti che ogni ragazzo ha dentro di sé, valorizzare le abilità di ciascuno e non permettere che qualcuno rimanga indietro”. “Questi tutor dovranno personalizzare il percorso formativo – ha precisato il ministro – e coordinare in una logica di team tutti gli altri docenti per far sì che la formazione del ragazzo sia sempre più aderente alle sue necessità”. Quando all’orizzonte è apparso il tutor, per molti la memoria è andata al docente tutor di morattiana memoria proposto vent’anni fa dal consigliere ministeriale Giuseppe Bertagna perle scuole del primo ciclo e ferocemente osteggiato dai sindacati della scuola, in quanto, a loro dire, minava l’unità della funzione docente. In una particolare sequenza contrattuale i sindacati ottennero la disapplicazione della norma e, conseguentemente, il docente tutor per il primo ciclo venne relegato in soffitta. 

L’arrivo del tutor per la secondaria ha rischiato di fare la stessa fine? Il mutato quadro istituzionale e le nuove relazioni sindacali hanno scongiurato questo pericolo, anche perché i due massimi sindacati della scuola, Cisl-Scuola e Flc-Cgil, hanno dato sostanzialmente il via libera all’operazione tutor. Un altro ostacolo era rappresentato dalla adesione volontaria da parte dei docenti di ruolo di ogni istituto interessato per svolgere le funzioni di tutor o di orientatore. Si temeva un flop di adesioni anche perché, a fronte di un certo compenso interessante, era necessario comunque sobbarcarsi preventivamente 20 ore di formazione in piena estate e assumersi l’impegno di mantenere l’incarico per un triennio nella stessa sede. Altro pericolo scongiurato: le adesioni sono andate ovunque oltre il limite prospettato. Ora il tutor è pronto per questa sfida. Con lui anche il docente orientatore. le funzioni tutoriali (dalla c.m. 958 del 5 aprile 2023) Il docente tutor è chiamato a svolgere due attività:

1) aiutare ogni studente a rivedere le parti fondamentali che contraddistinguono ogni E-portfolio personale;
2) costituirsi consigliere delle famiglie nei momenti di scelta dei percorsi formativi o delle prospettive professionali dello studente, anche alla luce dei dati territoriali e nazionali e delle informazioni contenute nella piattaforma digitale unica per l’orientamento. Relativamente al primo punto, il tutor aiuta lo studente a rivedere:
a. il percorso di studi compiuti, anche attraverso attività che ne documentino la personalizzazione;
b.lo sviluppo documentato delle competenze in prospettiva del proprio personale progetto di vita culturale e professionale [trovano in questo spazio collocazione, ad esempio, anche le competenze sviluppate a seguito di attività svolte nell’ambito dei progetti finanziati con fondi europei o, per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado, dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO)]; c. le riflessioni in chiave valutativa, auto-valutativa e orientativa sul percorso svolto e, soprattutto, sulle sue prospettive;
d.la scelta di almeno un prodotto riconosciuto criticamente dallo studente in ciascun anno scolastico e formativo come il proprio “capolavoro”.

Docente orientatore

In ciascun istituto della secondaria di II grado è prevista anche una specifica funzione di orientamento, affidata ad uno più docenti orientatori appositamente formati. Gli orientatori, in particolare, favoriranno, anche grazie alla piattaforma digitale unica per l’orientamento messa a punto dal Ministero, l’incontro tra le competenze degli studenti, l’offerta formativa e la domanda di lavoro per consentire una scelta informata e consapevole del percorso di studio o professionale da intraprendere. Gli obiettivi dell’intervento di orientamento – precisa la circolare ministeriale 958/2023 – sono essenzialmente quelli di rafforzare il raccordo tra il primo e il secondo ciclo di istruzione e formazione, per una scelta consapevole e ponderata che valorizzi le potenzialità e i talenti degli studenti e, inoltre, di contribuire alla riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccesso scolastico e favorire l’accesso alle opportunità formative dell’istruzione terziaria. In ogni istituto è previsto uno stretto raccordo tra i docenti orientatori e i docenti tutor, con un’azione di supporto della figura dell’orientatore, come il docente che per ciascuna istituzione scolastica gestisce, raffina e integra i dati della piattaforma con quelli specifici raccolti nei differenti contesti territoriali ed economici e li mette a disposizione delle famiglie, degli studenti e del tutor.

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