Ripristino delle ore di 60 minuti e stravolgimento organizzativo

L’articolo Superiori: meno ore di lezione ma uguale carico orario per gli studenti ha determinato nel nostro nostro lettore Giuseppe Sau Zanichelli l’nvio di una lettera di commento, che volentieri pubblichiamo.

Invitiamo tutti gli altri lettori a partecipare a discutere gli argomenti proposti, e a proporne di nuove, scrivendoci come di consueto all’indirizzo dedicato la_tribuna@tuttoscuola.com.

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Gentile Redazione,

consentitemi di esprimere alcune osservazioni sull’articolo Superiori: meno ore di lezione ma uguale carico orario per gli studenti.

Le considerazioni da voi avanzate sono sacrosante, tant’è che da parecchi anni nella mia scuola (un Liceo Classico) propongo e chiedo che venga votata l’unità oraria da 60 minuti (abbiamo anche noi adottato quella da 50 minuti), senza alcun successo avendo contro la maggioranza dei colleghi, ma soprattutto la Dirigente scolastica, che in questo modo obbliga (con l’avvallo del Collegio Docenti) a recuperare la frazione oraria con disponibilità (obbligatoria) per le supplenze non remunerate.

Il problema a mio avviso non è però quello di un puro calcolo aritmetico su cui è difficile non darvi ragione, bensì sullo stravolgimento organizzativo che comporterebbe l’obbligo dei 60 minuti per le sperimentazioni che andranno ad esaurimento. Se fosse confermato un eventuale “adattamento” ai nuovi quadri orari, anche per classi successive al primo anno non resterebbero che due alternative:

1) abbandonare di fatto la sperimentazione già in atto ed adeguarsi ai nuovi orari anche sotto il profilo delle singole discipline;

2) cercare di mantenere le materie tipiche delle sperimentazioni a scapito di discipline caratterizzanti o di base.

Non mi pare questione di poco conto.

Un altro problema sotto il profilo organizzativo sarà quello della sostituzione dei colleghi assenti: dovendo tutti i docenti fare 18 ore effettive non ci sarà spazio per alcuna sostituzione che non sia remunerata. Tale nuovo elemento difficilmente si concilia con la nota ministeriale del 14 dicembre scorso sulle regole per il programma annuale 2010 e con le decine di migliaia di euro per le supplenze di cui molte scuole sono ancora creditrici verso il Ministero e che impediscono di fatto di poter mettere a bilancio ulteriori spese per supplenze.

In sintesi 2+2 fa sicuramente 4 sotto il profilo delle ore effettive di lezione. Sotto il profilo organizzativo sarà tutt’altra musica.

Cordiali saluti.

Prof. Giuseppe Sau Zanichelli

(Docente di Matematica e Fisica presso il Liceo Classico “Lagrangia” di Vercelli)

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