
Riorganizzazione Miur/2. Assente la spinta propulsiva del cambiamento
Diamo uno sguardo alla proposta di riordino organizzativo dell’Amministrazione centrale del Miur che interviene nella fase finale della legislatura e pertanto sconta l’esigenza di apportare le modifiche che hanno una maggiore ricaduta in termini di risparmi di spesa.
Il primo aspetto che desta perplessità è la decisione di “tenere in piedi” tre dipartimenti. La sostituzione della figura dipartimentale con l’istituzione di un segretariato generale avrebbe comportato un notevole risparmio di spesa e una positiva ricaduta sul ruolo delle direzioni generali, molte volte paralizzate da competenze trasversali.
Scarsamente giustificabile appare, anche, la previsione di soppressione della direzione generale degli affari internazionali proprio nel momento in cui emerge con maggiore consistenza e consapevolezza l’esigenza di potenziamento del ruolo attivo del sistema educativo nei percorsi di mobilità che mirano a una sempre maggiore integrazione internazionale della scuola, che comportano lo scambio di studenti e docenti e l’avvio anche di corsi di studio congiunti.
Viceversa si è preferito conservare la direzione per l’istruzione tecnica e professionale che poteva essere incorporata dalla direzione generale per gli ordinamenti scolastici e per l’autonomia scolastica.
Nessuna novità particolare nemmeno sul versante dei costituendi uffici interregionali, che in realtà non ipotizza alcun cambiamento se non il “taglio” del direttore generale e l’attribuzione delle funzioni vicarie al dirigente di seconda fascia della regione aggregata. La definizione organizzativa e i compiti degli uffici di livello dirigenziale non generale, come nelle migliori prassi, è rinviata a un decreto ministeriale di natura non regolamentare.
A tal fine è prevista la costituzione di tavoli tecnici per capire i cambiamenti necessari ed identificare le possibili azioni di feed-back tra regioni e uffici territoriali.
Segnali troppo deboli nella direzione di un cambiamento dell’organizzazione amministrativa che sia capace di renderla una infrastruttura al servizio della scuola e dei cittadini.
Solo gli utenti registrati possono commentare!
Effettua il Login o Registrati
oppure accedi via