Rilancio della funzione docente. In Gran Bretagna

Dopo 30 anni di politiche centralistiche che hanno ridotto la sfera di autonomia professionale degli insegnanti, forse in Gran Bretagna si cambia strada.

La linea politica fin qui seguita sembra sia stata soprattutto attenta a rincorrere i risultati dei test attraverso i quali si valutano gli studenti e le scuole.

Questa parrebbe la conclusione che si trae dai contenuti del Libro Bianco sulle scuole del 21° secolo reso noto in questi giorni. Per diversi decenni, il controllo centralistico sulle scuole, attraverso un complesso sistema di valutazione tramite test somministrati agli studenti in particolari momenti del loro percorso scolastico ha provocato una costante e progressiva perdita di fiducia nei confronti dei docenti, da parte dei politici e di un crescente numero di famiglie.

I docenti, da parte loro, divenendo dei semplici esecutori delle direttive centrali, hanno finito col perdere la propria autonomia di insegnamento: preparare gli studenti per i test nazionali ha infatti portato gli insegnanti a privilegiare alcuni ambiti disciplinari a scapito di altri o a non sostenere a sufficienza i ragazzi in difficoltà per inseguire una falsa idea di selezione.

Il segnale per un’inversione di tendenza sembra nascere dalla abolizione del test, previsto per i quattordicenni e dal ripensamento circa le tabelle nelle quali le scuole valutate sono presentate in una graduatoria a partire dal migliore punteggio.

Non si tratta di eliminare tali tabelle, ma si pensa di programmare un nuovo e più serio percorso di formazione per i docenti, sulla falsariga delle analoghe politiche perseguite da altri Paesi.

La scuola inglese passerebbe da una scarsa autonomia con grandi responsabilità ad una situazione di grande responsabilità, ma in presenza di una altrettanto grande autonomia, che consentirebbe alle scuole e agli insegnanti di progettare i propri curriculum, le proprie forme di valutazione, nel rispetto dei propri stili educativi.