Riforma/2. Il Miur lancia la campagna di informazione

Il testo definitivo dei nuovi regolamenti non è ancora disponibile ma si avvicina il 26 febbraio, data di apertura delle iscrizioni alle scuole secondarie superiori (che termineranno il 26 marzo), e cresce tra le famiglie l’esigenza di conoscere meglio le novità derivanti dall’entrata in vigore dei nuovi regolamenti.

Per questo il Miur, oltre alle informazioni già disponibili nel sito www.istruzione.it, ha annunciato che metterà a disposizione delle famiglie, entro il 26 febbraio, due strumenti online dedicati: uno riguarda la ricerca sul territorio di tutte le scuole superiori secondo i nuovi ordinamenti, con indicazione della confluenza degli indirizzi di studio attualmente funzionanti in quelli previsti dai nuovi ordinamenti; l’altro è costituito da una guida che illustra le novità della riforma, e i criteri del passaggio dai vecchi ai nuovi percorsi.

Entrambi gli strumenti dovrebbero essere inviati alle scuole secondarie di I e di II grado e agli Uffici Scolastici Regionali anche in forma cartacea, insieme a una brochure più sintetica, rivolta particolarmente alle famiglie, contenente le informazioni generali e la presentazione dei nuovi licei, istituti tecnici e istituti professionali.

In questo modo le scuole medie e superiori potranno organizzare per le famiglie, sia pure in extremis, le tradizionali attività di orientamento, che in questa particolare occasione procederanno praticamente in parallelo con quelle di prima informazione dei docenti della superiore e di sistemazione del POF. Subito dopo inizierà un programma necessariamente intensivo di formazione in servizio per i docenti e i dirigenti scolastici.

Fuori del circuito istituzionale, e con lo specifico obiettivo di informare i genitori, è peraltro già disponibile la Guida di Tuttoscuola, scaricabile da questa pagina , che riguarda tutti i livelli di istruzione e approfondisce in modo chiaro ed esauriente le novità che riguardano la scuola secondaria superiore, oltre a fornire le “istruzioni per l‘uso” nel rapporto tra famiglia e scuola.