Riforma degli organi collegiali territoriali/2: anche Berlinguer…

Del resto i sindacati nei precedenti organi collegiali, istituiti nel 1974, avevano un ruolo primario grazie alla massiccia rappresentanza della categoria.
Ad esempio, nel CNPI, il massimo organismo collegiale scolastico, composto da 74 membri, ben 64 componenti erano eletti in rappresentanza del personale, su liste sindacali o di associazione, 4 erano di nomina ministeriale e 5 designati da Enti. Non per niente quel Consiglio era ritenuto una specie di parlamentino sindacale grazie ad una rappresentanza che sfiorava il 90% dell’intero consiglio.
I nuovi organi territoriali riconoscono maggiore spazio alle famiglie e agli studenti nei processi decisionali che investono il loro futuro.
Una manovra della Moratti per indebolire l’influenza del sindacato? L’organismo nazionale era già stato riformato dal ministro Berlinguer, che lo aveva ridimensionato portandolo da 74 a 36 membri, contenendo al 50% la rappresentanza della categoria e prevedendo il restante 50% di nomina ministeriale. Ma il decreto di Berlinguer (n. 233/1999) era stato bloccato dall’attuale ministro che si accinge ora a sostituirlo definitivamente, confermandolo a 36 componenti, ma eliminando completamente la rappresentanza elettiva della categoria per lasciar posto ai 19 rappresentanti dei consigli scolastici regionali (di diritto), a 7 membri designati e a 10 membri di nomina ministeriale.