Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Unità di apprendimento: riconoscere le congiunzioni e le loro funzioni

di Martina Bocchi

L’approccio metacognitivo alla riflessione linguistica favorisce negli alunni una maggiore capacità di comprensione e di produzione di testi di vario genere.

Il percorso di apprendimento propone attività di analisi a diversi livelli sul testo per poter ricavare regole che sovrintendono al funzionamento della lingua italiana. Gli studenti lavorano in piccoli gruppi su alcuni brani, predisposti dall’insegnante per far emergere conoscenze acquisite alla scuola primaria, nello specifico individuano le diverse congiunzioni, acquisiscono il loro uso, per produrre un eserciziario, su un modello dato, per cogliere il valore e la funzione della congiunzione.

Questa parte dell’attività vede gli alunni in un ruolo più attivo, poiché, dopo aver acquisito con sicurezza la conoscenza della congiunzione, viene chiesto loro di realizzare un prodotto strutturato su indicazioni fornite dall’insegnante e destinato a diversi gruppi di alunni o ad altre classi parallele.

Unità di apprendimento di Italiano per la classe prima

di Claudia D’Imporzano

Compito unitario dell’unità di apprendimento

 Attraverso un lavoro di individuazione sul testo delle diverse congiunzioni e l’acquisizione del loro uso, creare un eserciziario, su un modello dato, per cogliere il valore e la funzione della congiunzione.

Competenza dell’unità di apprendimento

Utilizzare la morfologia.

Obiettivi di apprendimento dell’unità di apprendimento

Riconoscere i connettivi sintattici e testuali.

Obiettivi formativi dell’unità di apprendimento

L’alunno:
– approfondisce la conoscenza della congiunzione e della funzione che essa svolge;
– applica le conoscenze acquisite.

Attività laboratoriali dell’unità di apprendimento

Fase 1. Dal testo alla regola: la congiunzione. L’attività si svolge a gruppi di 4 alunni. L’insegnante propone a ciascun gruppo un testo e chiede agli alunni di evidenziare quante più congiunzioni possibili e di distinguere le congiunzioni che uniscono due parole oppure due o più proposizioni.
Già attraverso questo semplice esercizio emerge la conoscenza acquisita attraverso la scuola primaria.
Al termine dell’attività i gruppi leggeranno l’elenco delle congiunzioni rilevate.
In un secondo tempo il docente spiega le tipologie di congiunzione. Semplici, composte, locuzioni congiuntive e la funzione da essa svolta, distinguendo tra congiunzione coordinante e subordinante.
Le congiunzioni coordinanti sono a loro volta distinte in:
1. Copulative, accostano due elementi dello stesso valore (e, anche, né, pure, neppure…).
2. Disgiuntive, come dice la parola stessa disgiungono, separano logicamente due parti del discorso o propongono un’alternativa (o, oppure, ovvero, ossia, altrimenti…).
3. Avversative, collegano due elementi che si contrappongono (ma, tuttavia, però, piuttosto, eppure, anzi, peraltro …)
4. Dichiarative (o esplicative o dimostrative), precisano, esplicitano un’idea, dimostrano o forniscono una spiegazione (cioè, vale a dire, infatti, ossia, invero, voglio dire…).
5. Correlative, creano una corrispondenza tra le parti (e…e, non solo…ma anche, sia…sia, o…o, né…né, tanto…quanto, così…come, sia…che, ecc.)
6. Conclusive, indicano una conclusione (ebbene, quindi, dunque, perciò, pertanto, allora…)
Dati alcuni esempi delle stesse i ragazzi, ancora divisi a piccoli gruppi, si esercitano nell’inventare frasi di senso compiuto che contengano almeno un esempio per ciascuna tipologia di congiunzione coordinante.
Al termine di ogni attività di gruppo è utile il confronto con tutta la classe.
La stessa modalità operativa viene utilizzata per le congiunzioni subordinanti:
1. Finale, introducendo una proposizione finale esplicita, indica lo scopo (affinché, perché, ché…).
2. Relativa, indicante il luogo (dove…).
3. Temporale, specificando il tempo in cui avviene un’azione (mentre, ogni volta che, quando, finché, prima che, dopo che, come, allorché, appena, fino a quando…).
4. Dichiarativa, introducendo una dichiarazione o un’oggettiva (che, come…).
5. Condizionale, introducendo una condizione perché si avveri ciò che è stato espresso nella reggente (purché, nel caso che, a condizione che, qualora, se, casomai, premesso che, sempre che, a meno che, a patto che, ove…).
6. Concessiva, introducendo una proposizione concessiva che va sempre costruita con il congiuntivo (benché, sebbene, seppure, per quanto, nonostante che, malgrado che, quantunque, anche se, per quanto, con tutto che…).
7. Consecutiva, introducendo la conseguenza di ciò che è stato esplicitato nella reggente (così…che, tanto…che, ecc.).
8. Causale, indicante la causa (poiché, perché, dal momento che, siccome, giacché, dato che…).
9. Comparativa, ponendo un rapporto che può essere di maggioranza, minoranza o uguaglianza (più…che, meno…che, tanto…quanto, più…di, peggio…che, ecc.).
10. Modale, indicando il modo (come, come se, quasi che, comunque, come quando…).
11. Avversativa, esprimendo contrasto tra le parti (quando, mentre, laddove…).
12. Dubitativa, che esprime il dubbio, limitativa (o eccettuativa o esclusiva), indicando una limitazione rispetto alla reggente (tranne che, eccetto che, salve che, fuorché, per quanto…).
13. Interrogativa, che introduce una proposizione interrogativa indiretta (quando, perché, come, se…).
14. Esclusiva (senza, senza che….).

Fase 2. Elaborazione di un eserciziario. Questa parte rende gli alunni più attivi, poiché, dopo aver acquisito con sicurezza la conoscenza della congiunzione, viene chiesto loro di realizzare un eserciziario che sarà destinato a diversi gruppi di alunni o ad altre classi parallele.
I ragazzi lavorano ancora a piccoli gruppi, utilizzando questa volta il computer.
L’eserciziario sarà strutturato dai ragazzi, sulla base di alcune indicazioni date dall’insegnante; infatti dovranno essere previsti esercizi differenti per tipologia:
1. sottolineature;
2. cloze a completamento;
3. con griglie;
4. che prevedano la discriminazioni di tipologie di congiunzioni (coordinanti/subordinanti);
5. con esercizi vero/falso;
6. a esclusione;
7. ecc…

Esempi:

Esercizio 1: Leggi il brano e sottolinea le congiunzioni.

Esercizio 2: Completa le frasi inserendo al posto dei puntini la congiunzione adeguata (si possono suggerire tra parentesi due o più congiunzioni da scegliere).

Esercizio 4: Nell’elenco/Nel testo sottolinea in rosso le congiunzioni coordinanti e in blu quelle subordinanti.

Esercizio 5: Indica con una crocetta se l’affermazione sulla congiunzione è vera o falsa.

“Preferisci andare al cinema o stare in casa?”  O è avversativa.
 Vero
 Falso
Ecc…
Esercizio 6: Elimina da ogni serie di congiunzioni quella intrusa.

  • e, anche, sebbene, inoltre, nemmeno;
    • o, ovvero, oppure, perciò;
    • e….e, cioè, infatti, ossia.

Verifica, valutazione, monitoraggio dell’unità di apprendimento

Il monitoraggio sull’attività deve essere costante. In particolare, l’insegnante deve osservare, guidare i ragazzi durante la fase iniziale di lavoro di gruppo e verificare di volta in volta gli apprendimenti.
La verifica e la valutazione sono riferite alla:
– capacità di approfondire e consolidare le conoscenze: sollecitata (accettabilità); attiva e autonoma (eccellenza);
– capacità di elaborazione di un eserciziario all’interno del piccolo gruppo; assistita (accettabilità); ricca e creativa (eccellenza).

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