
Niente quarantena per gli alunni di una classe in cui c’è un caso positivo di Covid, ma sorveglianza con i tamponi. Isolamento per tutta la classe, invece, se il virus colpisce un bambino da 0 a 6 anni. E’ la bozza con le “Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi Covid-19 in ambito scolastico” dell’Istituto Superiore di Sanità, dei ministeri della Salute e dell’Istruzione e delle Regioni. Nella bozza, anticipata da Repubblica, si parla di adottare una strategia di “sorveglianza con testing”: i contatti del contagiato potranno rientrare in classe se negativi. Manca ancora l’ufficialità, che arriverà dopo il via libera delle Regioni atteso per la settimana prossima, ma le indicazioni in arrivo andrebbero incontro alle richieste dei dirigenti scolastici, che chiedono da giorni indicazioni uguali per tutti per ridurre i tempi della quarantena, e dei sindacati, che rilevano difformità sul territorio nazionale sulla gestione dei casi.
Intanto, a un mese dalla riapertura delle scuole, sembrerebbe che questa non abbia inciso minimamente sulla curva epidemiologica. “Siamo chiaramente in una situazione largamente favorevole”, ma se la curva epidemiologica non preoccupa è grazie ai risultati raggiunti “attraverso la campagna vaccinale e attraverso comportamenti responsabili”. Lo ha affermato Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza coronavirus e presidente del Consiglio superiore di sanità, ospite della trasmissione tv ‘Mezz’ora in più’. “Non solo la situazione epidemiologica è favorevole ma continua a migliorare e la riapertura delle attività lavorative, così come delle scuole, al momento non ha impattato negativamente” ha concluso Locatelli.
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