Renzi: l’Italia riparte con scuola e cultura

Nel suo tour in quattro tappe al Sud, alla vigilia di Ferragosto, il premier Renzi ha parlato di economia, lavoro e scuola, ponendoli in stretta relazione.

La giornata dell’iperattivo Presidente è iniziata con una breve visita all’azienda KforA di Ponticelli al termine della quale Renzi ha twittato il suo entusiamo: "Vedi a Ponticelli una startup che è all’avanguardia mondiale su ingegneria e elicotteri. Anche questa è #Napoli  #italiariparte".

Subito dopo, tappa alla Città della Scienza, nel cui Science center, distrutto da un incendio nel marzo 2013, il presidente del Consiglio, il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, hanno firmato l’accordo per la ricostruzione di Città della Scienza e la bonifica di Bagnoli. 

Qui il premier ha ribadito la sua convinzione che "l‘Italia che verrà conoscerà la stagione della crescita soltanto se passerà il concetto che scuola e cultura sono un fattore di crescita” e che “la competitività italiana sarà credibile soltanto scommettendo sul capitale umano“.

Sulla situazione economica – era appena giunta la notizia della frenata della Germania (-0,2%) – Renzi ha detto che "non è la percentuale dello ‘zero virgola’ a fare la differenza, ma il clima di rassegnazione nell’opinione pubblica, di chi pensa, ad iniziare dalle classi dirigenti, che tanto non cambierà mai". Ragionamento che vale anche per le riforme scolastiche.

Il presidente è tornato sui temi economica tema poche ore dopo a Reggio Calabria, dove ha dato rassicurazioni sul futuro lavorativo del locale stabilimento della Finmeccanica: "Siamo sul pezzo anche il 14 di agosto“, ha detto, e sulla crisi  ha dichiarato che "non c’è una situazione di crisi dell’Italia rispetto all’Eurozona che viaggia a velocità doppia: questo è accaduto in passato, ora la situazione è cambiata, l’ intera eurozona vive una fase di stagnazione".

La giornata del premier si è conclusa in Sicilia: a Gela e a Termini Imerese. “Se riparte il Sud riparte l’Italia“, ha detto Renzi, annunciando interventi per la reindustrializzazione di questi territori.

In questa occasione Renzi ha anche accennato alla possibilità di revisione dell’articolo 18. “Se dobbiamo fare un’operazione sul mercato del lavoro, io sono sempre per fare una nuova disciplina sul lavoro", ha detto, "ma la si fa pensando a cambiare le garanzie, non a eliminarle. È una cosa un po’ diversa. La approfondiremo nelle prossime settimane".