Renzi: le 100mila assunzioni slittano al 2016. E dà la colpa agli emendamenti

Faccio tesoro del suggerimento di Lula: se sei convinto di aver ragione ma hai l’opinione pubblica contro fai una conferenza nazionale, racconti la tua proposta, ascolti le critiche e poi decidi. Nei primi giorni di luglio come governo faremo una conferenza nazionale sulla scuola. Li chiamiamo tutti, Cgil, Cisl, Uil, poi docenti, studenti famiglie, poi quelli che sono arrabbiati perché hanno fatto le scuole di specializzazione. Li ascolteremo tutti“. Lo annuncia Matteo Renzi a Porta a Porta.

Poi una volta che abbiamo ascoltato – aggiunge – si chiude lì. Perché io sono uno che ascolta ma poi decide. A questo punto il provvedimento si approva, ma immagino che le assunzioni siano per l’anno successivo“.

E ancora: “Quest’anno con tremila emendamenti in commissione non si riesce ad assumere i 100mila a settembre. Le scelte dell’opposizione hanno come conseguenza che il provvedimento non riuscirà ad entrare in vigore in tempo per settembre“.   

E’ strano leggere che le colpa delle mancate assunzioni siano attribuite agli emendamenti, quando il progetto del piano assunzionale straordinario (più credibile di oggi) era bell’e pronto dall’inizio di settembre 2014, si è depotenziato nel tempo passando dalle 148.100 immissioni in ruolo de “La Buona Scuola” alle 100.701 del disegno di legge, e ora si riduce verosimilmente al turnover ordinario (di circa 27mila assunzioni ad aliquote invariate).