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Reggio Emilia ipoteca titolo di capitale verde Ue

Reggio Emilia è pronta a giocare la finale per la conquista del titolo di capitale verde europea del 2016. Per l’Italia la sua vittoria sarebbe una prima assoluta, considerando l’elenco delle città salite finora sul podio in Europa: Stoccolma nel 2010, seguita da Amburgo, Victoria-Gasteiz, Nantes, Copenaghen e Bristol.

Diversi gli ‘assi’ messi sul tavolo dalla città emiliana, dall’eccellenza nella raccolta differenziata al record italiano di piste ciclabili per abitante, in una gara sul fronte della sostenibilità con altre undici agguerrite candidate, fra cui Essen (Germania), Larissa (Grecia), Lubiana (Slovenia), Oslo (Norvegia), Santander e Saragozza (Spagna), Tours (Francia).

Nonostante si trovi nella Pianura Padana, una delle aree con il livello di inquinamento più elevato d’Europa, Reggio Emilia “può contare su alcune eccellenze” spiega il sindaco vicario Ugo Ferrari (Pd), che elenca alcuni dei punti di forza: “Siamo fra le poche città in Italia ad aver presentato il piano d’azione per il “Patto dei sindaci”, abbiamo tagliato del 6-7% le emissioni di CO2 da 2000 a 2012 e l’obiettivo è arrivare al 21% al 2020″.

A fare la parte del leone la quota del 30% di teleriscaldamento, anche da biogas, che spegnendo migliaia di singole caldaie ha ridotto le emissioni di CO2 del 6-7%.

La città emiliana ospita circa 200 fra parchi e aree verdi, con una “cintura verde” di cinquemila ettari che fa perno sui suoi corsi d’acqua e dove è possibile circolare sulla “green way”, cioè la rete di piste ciclabili, un vero e proprio fiore all’occhiello. “Siamo primi in Italia con 38,2 metri di pista ciclabile per abitante, per un totale di 187 km” racconta il sindaco. A Reggio Emilia si sale in sella fin da piccoli, con le carovane del Bicibus: 550 bimbi delle elementari che vengono accompagnati a scuola, andata e ritorno, partendo dalle “stazioni” di raccolta sulla rete ciclabile. Poi ci sono colonnine di ricarica e 400 veicoli elettrici circolanti, fra pubblici e privati. Si parla anche di un “modello Reggio” sul fronte della raccolta differenziata, ormai oltre quota 60%.

“Siamo primi in Italia fra i centri sopra i 150mila abitanti” afferma il sindaco, che punta molto su riuso e riciclo, con un sistema di raccolta “porta a porta” in alcune zone, isole ecologiche condominiali per altre. Tanto che l’inceneritore della città è stato chiuso. Il consumo di acqua per uso domestico poi è sceso a 151 litri per abitante al giorno (contro gli oltre 200 litri delle grandi città) e le perdite nelle condutture sono state ridotte dal 17% al 10% fra il 2005 e 2012.

La gara europea è ancora aperta, ad aprile 2014 avverrà una nuova selezione fra le città finaliste e la reginetta 2016 sarà annunciata a giugno.

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