Reggi: ma per dire no bastano i ragionieri

In una intervista rilasciata da Roberto Reggi a Daniela De Crescenzo, pubblicata oggi da Il Mattino di Napoli, il sottosegretario all’istruzione non va per il sottile: “Il Tesoro non dica solo di no per quello bastano i ragionieri. Il reclutamento nella scuola deve andare avanti, impossibile rinunciarvi”. Il riferimento è alla vicenda del mancato pensionamento dei 4000 insegnanti ‘esodati’ dalla riforma Fornero. Ma quei pensionamenti “servono a far entrare 4000 giovani nella scuola. Tocca al ministero per l’economia risolvere i problemi finanziari”.

Secondo l’esponente del governo, che molti considerano di fatto il viceministro, “l’aspetto più significativo per quel che riguarda il ministero della pubblica istruzione era quello di poter contare sul reclutamento di 4000 nuovi giovani nella scuola: ce ne è bisogno come il pane. È necessario rinnovare il corpo docente che ha l’età media più alta d’Europa. Nello stesso tempo il provvedimento dava risposta a un’ingiustizia palese che c’è stata negli anni scorsi. Quindi era una bella opportunità”.

Reggi non fa previsioni sulla soluzione del problema (“Vediamo come andrà a finire”) ma tiene il punto per quanto riguarda il rapporto con il Tesoro: “Io faccio sommessamente presente al Mef che dovrebbero essere loro a risolvere il problema e non gli altri (…). Io ho fatto il sindaco per dieci anni: in questi casi chiedevo al ragioniere di trovami la soluzione, visto che l’indirizzo politico è quello. E normalmente questa si trovava”.

Normalmente si trovava”, dice Reggi, parlando al passato ma lasciando intendere che la partita non è ancora chiusa. È però lo stesso presidente Renzi a rinviare tutto a un “più ampio provvedimento”. Per ora vince il Mef.