
Rapporto Isfol. 126 mila adolescenti dispersi
Il rapporto 2009 dell’Isfol sulla situazione dell’istruzione e formazione degli adolescenti in Italia, presentato nei giorni scorsi alla Camera dei Deputati, conferma il dato allarmante dell’alto numero di “dispersi” tra i 14-17enni.
Sono 126 mila i “dispersi” tra i 14-17enni, pari al 5,4%, che risultano al di fuori di qualsiasi percorso di istruzione e formazione.
Relativamente al solo percorso di istruzione all’interno delle scuola statali, Tuttoscuola aveva già rilevato che di cento iscritti al primo anno se ne iscrivono al quarto il 73%, pari, l’anno scorso, a 144 mila ragazzi “dispersi”.
I due dati sono, dunque, sostanzialmente coincidenti.
Il rapporto Isfol evidenzia anche nel settore scolastico e formativo sensibili scarti territoriali: con un valore massimo del 7,7% nelle regioni del Sud e un valore minimo del 2,8% nel Nord-Est, dove tra l’altro quasi la metà dei “dispersi” riguarda apprendisti che non svolgono attività di formazione.
L’Isfol richiama l’attenzione sul positivo bilancio dei percorsi triennali sperimentali di istruzione e formazione professionale, oggetto di richieste di giovani provenienti dal territorio e dall’apprezzamento delle imprese. Il numero degli allievi, precisa il rapporto, è aumentato di cinque volte in sei anni e il 78,4% conclude il percorso formativo.
Relativamente agli IFTS, l’Istruzione e formazione tecnica superiore, l’offerta, invece, è ancora bassa: in un decennio sono stati programmati 3.500 percorsi, un numero ancora molto esiguo rispetto alle esigenze dell’impresa la cui richiesta è pari a quella di giovani con laurea triennale.
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