Ragazzi paragonano Salvini al Duce, sospesa la prof. M5S, Pd e studenti chiedono revoca del provvedimento

“Piacciono solo i cittadini indottrinati? Obbedienti e quindi incapaci di costruire un mondo migliore di quello che ereditano, di spingerci oltre i diritti già conquistati? Noi lavoriamo affinché gli studenti abbiano un pensiero critico, sviluppino ragionamenti indipendenti e imparino a pensare con la propria testa. E il Ministero della Lega cosa fa? Li censura”. Queste le parole che l’on. Luigi Gallo (M5S) ha postato su Facebook commentando la sospensione della professoressa Rosa Maria Dell’Aria, la docente sospesa per non aver vigilato sugli studenti che, in una videoproiezione, avrebbero accostato la figura del Duce a quella del ministro degli Interni, Matteo Salvini. E Gallo non è l’unico a schierarsi in difesa della prof.

“Un atto veramente grave e per questo il M5S ha depositato una interrogazione a prima firma Vittoria Casa” ha concluso Gallo. “Quanto accaduto lo considero la più grande amarezza e la più grande ferita della mia vita professionale – ha invece dichiarato l’insegnante sospesa ad Ansa.it – e naturalmente non parlo del danno economico legato ai giorni di sospensione ma al danno morale e professionale dopo una intera vita dedicata alla scuola e ai ragazzi”.

A fianco della prof anche il Pd: “Fatemi capire. In Italia Casa Pound deve essere libera di dire e fare quello che vuole. Mentre un’insegnante deve essere sospesa per le opinioni di un suo studente che critica Salvini e le leggi varate dal Governo Lega – 5Stelle. Ma siamo pazzi? Questa insegnante deve tornare subito al suo lavoro”. 

Gli studenti delle scuole palermitane si raduneranno davanti alla sede della prefettura di Palermo, in via Cavour, per chiedere “l‘immediata revoca del provvedimento disciplinare emesso contro la docente dell’Iti Vittorio Emanuele III e per manifestare il proprio dissenso contro le continue intimidazioni a studenti e professori inflitte dal governo Salvini”, si legge in una nota del comitato studentesco riportata da Ansa.it.  “Ciò che è avvenuto a Palermo – spiega la nota – è sintomatico della situazione politica del Paese: è un campanello d’allarme da non sottovalutare. Per queste ragioni noi, studenti delle scuole palermitane, invitiamo i nostri compagni e amici, le associazioni, i sindacati e i partiti, tutti i cittadini sinceramente democratici a manifestare davanti alla prefettura per pretendere l’immediata revoca del provvedimento”.