Quel che nella Finanziaria 2007 non c’è

Dei molti obiettivi di riforma del sistema di istruzione contenuti nel programma dell’Unione, finora una parte è stata realizzata in pochi mesi con il cacciavite del ministro Fioroni e con il contratto di disapplicazione, mentre una parte consistente è stata inserita nel disegno di legge per la Finanziaria 2007, e una parte residuale dovrà attendere.
Bisognerà vedere se i punti di riforma mancanti avranno presto o tardi un’altra occasione autonoma o se vi è stato un ripensamento per alcuni di loro.
Ad ogni buon conto mancano all’appello questi obiettivi:
– nuovi organi collegiali d’istituto (da almeno sette anni il Parlamento non riesce ad approvare la loro riforma);
– definizione degli obiettivi formativi validi per tutto il territorio nazionale e i livelli essenziali delle prestazioni relativi all’istruzione e alla formazione professionale;
– più tempo scuola e ripristino degli orari delle lezioni esistenti prima della riforma Moratti (30 ore settimanali minime per primaria e secondaria di I grado);
– valorizzazione del tempo pieno e del tempo prolungato, con ripristino della precedente normativa nazionale con individuazione di nuovi modelli didattici;
– abolizione della norma sugli anticipi per le iscrizioni alla scuola primaria (per gli anticipi dell’infanzia la finanziaria prevede l’abrogazione).