Quel Bonus della discordia

La circolare ministeriale n. 1804 del 19 aprile, a firma del capo Dipartimento Rosa De Pasquale, con la quale sono stati dati chiarimenti e indicazioni sulla composizione e il funzionamento del Comitato di valutazione e sulle modalità di assegnazione del Bonus per il merito dei docenti, non ha mancato di  suscitare reazioni polemiche nel mondo della scuola.

Per quanto riguarda il funzionamento e la composizione del Comitato di valutazione, la nota ha confermato che per la validità della seduta è sufficiente che sia presente la maggioranza dei componenti nominati (‘quorum strutturale’), e che per la validità delle delibere basta la maggioranza assoluta dei voti espressi (‘quorum deliberativo’), come per gli altri organi collegiali.

Anche per l’assegnazione del Bonus la nota ribadisce che i criteri per l’assegnazione del bonus e la valorizzazione del docente sono stabiliti dal Comitato di valutazione, mentre a individuare i meritevoli del premio sulla base di tali criteri è il dirigente scolastico. La CM specifica però che egli dovrà fornire una “motivata valutazione” delle sue scelte, soprattutto – fa capire la nota senza dirlo esplicitamente – nel caso che esse di discostino dai criteri indicati dal Comitato.

Per ridurre questo rischio la nota suggerisce ai Comitati di adottare criteri equilibrati, volti ad evitare che il bonus venga distribuito a pioggia o sia assegnato a pochi beneficiari. Ma è chiaro che i Comitati saranno liberi di definire i criteri giudicati migliori. Il Miur effettuerà comunque un monitoraggio anche in previsione di un ulteriore assestamento della materia.

Il fatto è che alle scuole è stato dato pochissimo tempo per inviare al Miur non solo i dati sulla composizione dei comitati di valutazione ma anche informazioni sulla individuazione dei criteri: solo dieci giorni, dal 26 aprile al 6 maggio. E su questa “sorprendente e straordinaria accelerazione” si è immediatamente levata la protesta dei sindacati. “Come può svolgersi il monitoraggio di un processo che fino a ieri era del tutto sospeso per assenza di indicazioni da parte del Miur e che in molte istituzioni scolastiche ancora non si è neppure avviato?”, chiede polemicamente la Cisl scuola.