Quasi certamente la riforma delle superiori procederà di anno in anno

Gli schemi di regolamento per il riordino dei licei e per la riforma degli istituti tecnici varati a maggio-giugno dal Consiglio dei ministri (al momento non sono state ufficializzate versioni aggiornate) prevedono l’avvio contestuale della riforma dal 2010-11 per i primi due anni.

Già il Cnpi, nell’esprimere parere sugli schemi di regolamento, ha caldamente richiesto che la riforma parta solo dal primo anno e proceda gradualmente senza le accelerazioni previste. A settembre lo stesso ministro Gelmini, in un’intervista, ha parlato chiaramente di avvio della riforma a cominciare soltanto dal primo anno.

Anche la Conferenza unificata del 20 ottobre scorso, come risulta dalle pronunce rese pubbliche nei giorni scorsi, ha chiesto che si proceda di anno in anno, evitando il simultaneo avvio del primo biennio riformato. Con molta probabilità le stesse Commissioni parlamentari che stanno per licenziare in questi giorni il prescritto parere sui tre schemi di regolamento potrebbero esprimersi in tal senso.

A quel punto resta tutta l’incognita della decisione del Consiglio dei ministri che, dopo il parere del Consiglio di Stato, approverà definitivamente i regolamenti. Quale posizione assumerà il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, visto che dalla contestualità di avvio della riforma per i primi due anni intendeva ricavare una quota significativa dei benefici economici attesi? Quale alternativa per incassare, comunque, il risparmio previsto?