Prove Invalsi Terza Media 2018, Fedeli: ‘Bilancio positivo’

Come da calendario, il 21 aprile aprile si sono concluse le prove Invalsi Terza Media computer based. Per l’istituto l’esame è stato superato. Fedeli: “Bilancio positivo per la prima tornata di prove. Dalle scuole risposta importante”. Ora si attende il prossimo 3 maggio, giorno in cui si inizieranno le prove Invalsi anche nella scuola primaria.

Date prove Invalsi 2018: scopri il calendario

Prove Invalsi Terza Media 2018: i numeri

Gli studenti di terza media che hanno sostenuto le prove sono stati in totale 570.000. Ogni studente ha sostenuto 3 prove tra cui, oltre all’Italiano e alla Matematica, da quest’anno anche la prova di Inglese, suddivisa in due sezioni: inglese ascolto e inglese lettura. Le prove si sono svolte quasi sempre in più giornate, secondo un programma stabilito dalle scuole. Considerando le due prove di inglese come distinte, sono state concluse 2.219.071 prove. Le classi campione hanno svolto le rilevazioni dal 9 al 12 aprile, coinvolgendo 1.435 classi e oltre 28.500 studenti.

Prove Invalsi 2018 privatisti 

In questa settimana si svolgeranno le prove Invalsi per i privatisti e per gli studenti che non hanno potuto sostenerle nell’arco di tempo prestabilito dalla scuola. Le novità introdotte dalla normativa (D. Lgs. 62/2017) per la scuola secondaria di primo grado, come più volte ricordato, riguardano, tra le altre misure, la somministrazione delle prove Invalsi in un momento precedente rispetto all’esame di Stato, costituendone un requisito necessario per l’ammissione; l’introduzione dello svolgimento delle prove al computer (CBT) e l’introduzione di una prova in Inglese (lettura e comprensione della lingua).

La collaborazione Invalsi e scuole

Nei mesi precedenti la somministrazione delle prove l’Invalsi ha effettuato, insieme al Miur, incontri con gli oltre 5000 Dirigenti scolastici interessati dalle nuove modalità, coordinati dagli Uffici Scolastici Regionali, per contribuire ad affrontare e risolvere le difficoltà tecniche connesse con la somministrazione e con la disponibilità delle attrezzature informatiche. L’Istituto ha mantenuto un costante dialogo con le singole scuole per assisterle in tutte le fasi di predisposizione delle prove. L’incessante interlocuzione con i Dirigenti scolastici ha, inoltre, consentito di attivare collaborazioni tra istituzioni scolastiche vicine. La collaborazione e l’alto senso di responsabilità dei Dirigenti scolastici e degli insegnanti hanno, così, consentito che ogni istituzione scolastica potesse disporre della strumentazione necessaria e ha fatto sì che, dopo mesi di lavoro da parte delle scuole, quelle sprovviste di dotazioni informatiche fossero solo otto su tutto il territorio nazionale. Per queste, l’Invalsi ha provveduto direttamente a fornire i computer e la connessione necessari allestendo laboratori temporanei. 

Prove Invalsi Terza Media 2018, Fedeli: “Bilancio positivo”

“Alla fine di questa prima tornata di prove Invalsi 2018, che ha coinvolto le classi III della secondaria di I grado, possiamo tracciare un bilancio più che soddisfacente. E possiamo farlo grazie alla risposta importante e positiva del mondo della scuola, delle ragazze e dei ragazzi, delle famiglie, alle novità introdotte dal decreto legislativo 62 del 2017”. Così la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli. La valutazione, continua Fedeli, “è un momento impegnativo, ma è anche uno stimolo per tutta la comunità scolastica, per un costante miglioramento del sistema di istruzione. In queste settimane i dirigenti, le e i docenti, il personale scolastico hanno messo in campo uno sforzo importante che ha consentito alle ragazze e ai ragazzi di affrontare serenamente questo momento. Lo spirito di collaborazione all’interno delle comunità scolastiche e tra le istituzioni scolastiche e l’Invalsi ha consentito di ridurre al minimo l’impatto sulla didattica e condurre a buon fine l’intera rilevazione. C’è stato un grande impegno condiviso che ha messo al centro studentesse e studenti. Questi giorni di prove, voglio ricordarlo, sono il frutto di un lavoro che dura da mesi. Ci sarà tempo per approfondire le implicazioni di queste nuove modalità, e anche per individuare margini di miglioramento, ma oggi è importante e doveroso ringraziare l’Istituto nazionale di valutazione, che ha lavorato incessantemente per supportare le istituzioni scolastiche, e la scuola tutta, che ha risposto così generosamente ad un cambiamento che riservava alcune incognite e che ha consentito di giungere al termine delle prime rilevazioni registrando un bilancio complessivo più che positivo”.