
Prova di seconda lingua straniera alla licenza media, guai a tornare indietro!
Sul tema della prova di seconda lingua straniera all’esame di licenza media, ci hanno scritto gli insegnanti del Coordinamento online Docenti di lingue e civiltà straniere, la cui lettera volentieri pubblichiamo.
Invitiamo tutti gli altri lettori a partecipare alla discussione, o a proporne di nuove, scrivendoci come di consueto all’indirizzo dedicato la_tribuna@tuttoscuola.com.
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Egregio Direttore,
siamo un gruppo di docenti di II lingua comunitaria delle scuole medie e medie superiori. Abbiamo accolto con grande favore la decisione del ministero di rendere obbligatoria la prova di II lingua all’esame di terza media perché, finalmente, dopo anni di battaglie per vedere riconosciuta pari dignità a tale insegnamento, abbiamo potuto riscontrare un piccolo segnale nella direzione della provincializzazione e della europeizzazione della nostra scuola.
Auspichiamo che il passo successivo sia l’equiparazione delle ore, in questo momento sono 3 di inglese e 2 di II lingua, e la generalizzazione di tale insegnamento anche negli istituti superiori. Sono anni oramai che le direttive e disposizioni Europee sostengono la politica delle due lingue oltre alla propria come elemento centrale della cittadinanza europea e sono anni che l’Italia fa orecchie da mercante ottenendo il bel risultato di mettere i propri giovani in svantaggio competitivo rispetto ai propri colleghi europei e di vedersi marginalizzata a livello comunitario.
Come interpretare diversamente da una ritorsione verso il nostro paese per il fatto che non valorizza le lingue diverse dall’inglese, la recente esclusione dell’italiano dal novero delle lingue di lavoro dell’UE? Pare finalmente che il governo abbia capito e ce ne rallegriamo, dicendoci al contempo stupiti delle richieste dell’ ANP di rinviare al prossimo anno la decisione per evitare disguidi organizzativi. I presidi hanno sempre ritenuto superflua la II lingua comunitaria e questa loro presa di posizione mette bene in evidenza questo tipo di orientamento che, lo ripetiamo, è contrario alla politica di integrazione europea.
Le motivazioni organizzative che adducono per chiedere il rinvio del provvedimento sono del tutto inconsistenti: basta convocare il collegio docenti e ratificare la decisione, organizzativamente è semplicissimo e non esiste alcun problema di pesantezza della prova per i ragazzi che affrontano le due lingue da tre anni, nella maggior parte dei casi, con successo.
Chiediamo quindi, come insegnanti di II lingua comunitaria, di non recedere dalla decisione e di proseguire, finalmente, sulla strada giusta della valorizzazione e della generalizzazione di questo insegnamento.
Coordinamento online Docenti di lingue e civiltà straniere
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I lettori di tuttoscuola.com che vogliono dire la loro su questo argomento, possono farlo, scrivendo a la_tribuna@tuttoscuola.com. La redazione pubblicherà gli interventi più significativi. Analogamente, coloro che vogliono presentare contributi originali su cui discutere, possono scriverci usando il medesimo indirizzo la_tribuna@tuttoscuola.com.
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