Protocollo di sicurezza, Barbacci (Cisl Scuola): ‘Non ci sono ancora le condizioni per la firma’

Nella discussione in corso sul protocollo di sicurezza va evitata anzitutto ogni confusione con questioni che con il protocollo non hanno nulla a che vedere, come l’applicazione delle misure sul rientro in servizio, dal 1° aprile, dei docenti non vaccinati. Sull’argomento abbiamo già espresso le nostre riserve e perplessità, ma non c’entra nulla con il ‘protocollo sicurezza’“. Lo ha dichiarato la segretaria Cisl Scuola, Ivana Barbacci.

Proprio sul protocollo di sicurezza, continua  la nuova segretaria, “la Cisl Scuola ha posto in particolare due questioni: la gestione dei lavoratori fragili, per i quali deve essere prevista la possibilità di lavorare a distanza, e le modalità e i criteri per la didattica a distanza per la quale abbiamo sottoscritto a suo tempo un Contratto Integrativo del quale deve essere verificata la piena esigibilità anche in questa parte dell’anno scolastico. Senza risposte su queste due criticità non potrà esserci la disponibilità della Cisl Scuola alla firma del protocollo; resta comunque la disponibilità a proseguire la trattativa“.

L’Amministrazione – conclude Barbacci – durante la riunione ha rifiutato rigidamente la prosecuzione del confronto non considerando le conseguenze che una mancata firma condivisa del protocollo determinerebbero in termini di responsabilità della dirigenza scolastica“.

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