Progetto Spd-Verdi in Germania: stop alle bocciature

Dopo le recenti elezioni regionali la guida politica dell’importante Land della Bassa Sassonia (capitale Hannover) è passata dai cristiano democratici di Angela Merkel (Cdu) alla coalizione formata dai socialisti della Spd e dai Verdi.

Tra le prime misure annunciate dal nuovo governatore Stephan Weil sta, come riferisce il corrispondente da Berlino di Repubblica Andrea Tarquini, la soppressione delle bocciature, motivata non solo da ragioni pedagogico-sociali ma anche economiche, visti i costi connessi alle ripetenze, che ammontano a livello federale a un miliardo di euro all’anno.

In Germania la Costituzione affida ai singoli Land (16 in tutto) la competenza in materia scolastica, e quindi la Bassa Sassonia potrebbe essere la prima regione tedesca a introdurre questa novità, importante perché finora la Germania nel suo complesso ha affidato il contenimento della selezione e delle ripetenze più alla fitta rete di percorsi formativi differenziati (comprese le sondern schulen, scuole speciali frequentate dalle fasce più deboli della popolazione scolastica) che a prescrizioni normative, sempre precluse dalla diffusa convinzione che la scuola deve essere meritocratica e severa. Quindi selettiva, soprattutto per quanto riguarda i percorsi d’élite come quello del Gymnasium (liceo generalista).

Eppure anche in Germania si è cominciato a discutere se la selezione sia davvero da considerare un indicatore di qualità, dopo che una ricerca comparativa dell’Ocse ha dimostrato che in testa alle classifiche mondiali dell’eccellenza in campo educativo stanno i sistemi scolastici di Paesi come la Corea, il Giappone, e in Europa la Finlandia, che hanno tassi di ripetenza bassissimi, vicini allo zero.