
Intervenendo alla terza edizione del Salone della Giustizia, che si svolge in due grandi padiglioni della nuova Fiera di Roma ed è stato inaugurato oggi dal Guardasigilli Paola Severino, il ministro Francesco Profumo ha detto che “la scuola è il principale luogo pubblico in cui si insegna e si impara il rispetto delle regole”, e che il suo compito è “far crescere persone consapevoli dei diritti e dei doveri che la cittadinanza impone. La scuola è dunque l’istituzione più indicata per diffondere, sin dai primi anni, la cultura della legalità e per fondare, di conseguenza, una società della legalità”.
Ma “l’educazione non si fa solo dalla cattedra”, ha aggiunto il ministro, che per questo immagina “scuole aperte, con pareti mobili: il Paese potrà rinascere solo se avremo attenzione e sapremo aspettare”.
Durante il suo intervento Profumo ha letto un brano dedicato a Vittorio Bachelet dal libro del Csm ”Nel loro segno” sui magistrati uccisi dalle mafie e dal terrorismo, che il ministero invierà in ogni biblioteca delle scuole.
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