Profumo avvia il dialogo con le associazioni dei genitori

Il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Francesco Profumo, ha incontrato al Ministero il Forum Nazionale delle Associazioni dei Genitori della Scuola (Fonags), che raggruppa le Associazioni maggiormente rappresentative.

AGe, AgeSc, Coordinamento Genitori democratici, Faes e Moige hanno espresso vivo apprezzamento per il tempestivo incontro con il ministro, a cui è stata fatta presente l’esigenza di una scuola più efficiente e di qualità, che colmi le diseguaglianze nelle diverse aree del Paese e sia capace di sostenere, con l’orientamento, gli studenti in tutte le fasi del loro percorso di studi. Le Associazioni hanno sostenuto anche la necessità di affrontare i temi dell’autonomia, della responsabilità e della valutazione dell’insegnamento.

L’incontro di questa mattina – ha detto il ministro Profumo – è stato molto proficuo. I temi sollevati dalle associazioni dei genitori sono centrali per il rilancio del sistema scolastico italiano. Da studente prima, da genitore e insegnante poi, conosco bene il valore centrale della scuola e dell’istruzione nella crescita umana, culturale e professionale di ciascuno. In questa chiave, considero strategica l’alleanza tra scuola e famiglia per la formazione dei nostri giovani. Perciò ho invitato le Associazioni dei genitori degli studenti a lavorare insieme, e farò altrettanto con i rappresentanti degli studenti e degli insegnanti. La scuola italiana deve essere in grado di preparare nel miglior modo possibile i nostri ragazzi, consentendo loro un’istruzione al passo con i mutamenti della società. Colgo inoltre con interesse l’invito a una scuola all’insegna della responsabilità e autonomia, concetti che vorrei coniugare in autonomia responsabile, per avere meno regole e più efficienza, Analogamente il tema della valutazione andrà affrontato prendendo in considerazione strutture e insegnamento“.

Sul tema dell’orientamento Profumo ha sottolineato come si tratti di un “argomento complesso, su cui sarà necessario aprire un confronto serio in grado di venire incontro alle esigenze di famiglie e studenti. I giovani – ha concluso il ministro – non sono tutti uguali e nei momenti di passaggio, in cui è necessario prendere delle decisioni, sarebbe utile un sistema di tutoraggio che li affianchi nelle loro scelte“.

Infine il ministro ha accolto l’invito a pensare al Paese nella sua unità, senza lasciare indietro giovani e famiglie dove è più pressante l’emergenza scolastica, come al Sud.

L’auspicio – ha concluso il ministro – è quello di aprire un canale di collaborazione e confronto continuo“.