
Diversi organi di stampa hanno riportato ieri la notizia della sospensione dal servizio di un docente di Cesena per avere svolto un’inchiesta sulle scelte dei ragazzi per l’insegnamento della religione cattolica.
Tuttoscuola prudentemente non ha ripreso la notizia, in attesa di conoscerne meglio il reale fondamento.
In serata è arrivata la smentita da parte dell’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna che ha precisato come sia vera la notizia della sospensione di due mesi dal servizio del docente, ma che “è infondato, invece, che tale sospensione sia stata comminata per le ragioni riportate dalla stampa“.
“Il docente – prosegue il comunicato – è stato sanzionato per una molteplice serie di comportamenti concernenti i doveri di ufficio e la dimensione relazionale e cooperativa, che costituisce un valore irrinunciabile per la scuola“.
La vicenda del “questionario” è solo uno dei molti elementi contestati, non per le ragioni riportate dai mass-media.
Peraltro, precisa l’Usr, sono state seguite in merito le procedure di legge, ascoltando il consiglio provinciale di disciplina e il Consiglio nazionale della Pubblica istruzione.
Considerato il travisamento dei fatti, l’Ufficio regionale diffida pertanto “gli organi di stampa e televisivi dal continuare a dare una rappresentazione capziosa dei fatti“, riservandosi azioni giudiziarie in merito.
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