Il primo soccorso arriva a scuola

Il giorno 7 novembre 2017, presso il MIUR, alla presenza della Ministra Valeria Fedeli, sono stati presentati il progetto “Primo soccorso a scuola. Percorso formativo per le studentesse e gli studenti” e le “Linee di indirizzo per la realizzazione delle attività di formazione sulle tecniche di primo soccorso”, elaborate ai sensi dell’art. 1, Comma 10, della L. 107/2015.

All’importante evento erano presenti oltre alla Ministra, Mario Balzanelli, Presidente della SIS 118 (Società italiana sistema 118), Francesco Fedele, Presidente della Federazione italiana di cardiologia,  Andrea Urbani, Direttore generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute, i rappresentanti del MIUR, del Ministero della Salute, del 118 e delle Società scientifiche che hanno contribuito alla stesura delle Linee di indirizzo, nonché rappresentanti delle associazioni di volontariato del 118, della Croce Rossa Italiana, dell’ANPAS e di Misericordie. Erano inoltre presenti i Direttori degli Uffici scolastici regionali e una rappresentanza di docenti e studenti.  A moderare l’evento, il giornalista Rai e conduttore di Unomattina, Franco Di Mare. La Ministra della Salute Beatrice Lorenzin, non potendo essere presente, ha inviato un messaggio.

Il Progetto di sperimentazione del percorso formativo “Primo soccorso a scuola”, coinvolgerà, nel corrente anno scolastico 2017/2018, scuole di diverso ordine e grado di tredici province: Trieste, Padova, Sondrio, Savona, Macerata, Perugia, Pistoia, Latina, Campobasso, Salerno, Taranto, Vibo Valentia, Sassari. Dal prossimo anno scolastico 2018/2019 il progetto sarà progressivamente esteso alle scuole di tutto il territorio nazionale.

“Con il progetto ‘Primo soccorso a scuola’ – ha dichiarato la Ministra Valeria Fedeli – diamo attuazione a un comma fondamentale della Legge 107 che rivolge un’attenzione specifica alle tecniche di primo soccorso, affinché vengano insegnate in tutte le nostre scuole. Imparare a riconoscere le situazioni di emergenza e di pericolo, saper assistere una persona in difficoltà nell’attesa che arrivino i soccorsi è fondamentale. Anche questi sono strumenti per una cittadinanza attiva e consapevole, per rafforzare nelle nostre giovani e nei nostri giovani la capacità e la volontà di partecipare alla costruzione e al miglioramento di una società più attiva e solidale”.