Presidi incaricati, quella ‘leggina’ ad personam

Articolo 6 sexsies Decreto legge n° 280 del 28/12/’04.
Si perché questa volta di “Leggina” si deve parlare, certo questa non occuperà le prime pagine dei giornali né sarà oggetto di convulsi dibattiti televisivi eppure, anche questa, discrimina eccome!

Di che cosa si tratta? Dell’immissione in ruolo di un congruo numero di persone che hanno partecipato, senza averne titolo, al corso-concorso riservato ai presidi incaricati triennalisti bandito nel 2002 ottenendo, grazie ad una serie di ricorsi, la facoltà di essere ammessi con riserva in attesa delle sentenze di merito.

Tutto bene fin qui, storie di ordinaria giustizia, fino a quando il 28/12/04 giunge il colpo di scena: il Senato della Repubblica in sede di discussione del Decreto Legge 280/2004 ;”Interventi urgenti per fronteggiare la crisi di settori economici e assicurare la funzionalità di taluni settori della pubblica amministrazione”inserisce l’articolo 6-sexsies che prevede appunto l’immissione in ruolo dei personaggi anzidetti.

Lo sbigottimento è generale : e le sentenze di merito? Non si devono attendere le sentenze di merito? NO!, si deve fare in fretta prima che arrivino e prima che si pronuncino in senso negativo (quelle poche che si sono state si sono espresse così). Il Decreto viene approvato, adesso deve passare alla Camera per la definitiva conversione in legge; ma ancora la fretta incalza: presto, presto altrimenti li perdiamo…
Così, durante la discussione del Decreto legge 280 in sede referente presso la I commissione della Camera non pochi esponenti della maggioranza e dell’opposizione tentano di porre rimedio al misfatto, chiedono la soppressione dell’articolo 6-sexsies, cercano di proporre soluzione alternative e/o integrative che tutelino i discriminati (presidi incaricati triennalisti, biennalisti e annalisti che si vedono scavalcati da coloro che presidi non lo sono mai stati,triennalisti idonei ma non collocati utilmente nella graduatoria, triennalisti che per mancanza di posti non sono stati ammessi neppure al periodo di formazione, triennalisti che sono emigrati in altre regioni e forse ho dimenticato qualcuno tanto lungo potrebbe essere l’elenco!) proponendo un nuovo concorso riservato ai presidi incaricati; ma il relatore incalza: ritirate tutti gli emendamenti, non c’è tempo, la data di scadenza è vicina, non ci consentirebbe un ulteriore passaggio parlamentare ( nel frattempo potrebbero giungere altre sentenze di merito negative n.d.r).

E allora tutti ritirano tutto e il Decreto legge 280/2004 insieme al suo articolo 6- sexsies approderà in aula così come è stato approvato al Senato ,diventerà legge dello Stato e i riservatari vivranno di ruolo felici e contenti:

Ancora una volta gli onesti (o stupidi rispetto alle convinzioni personali) ovvero i presidi incaricati che non hanno prodotto domanda di partecipazione al corso concorso riservato del 2002 perché non triennalisti (il bando era chiarissimo) saranno discriminati, esclusi da qualsiasi beneficio, non avranno un corso concorso a loro riservato. Saranno scavalcati da chi preside incaricato non lo è mai stato, probabilmente non sarà loro rinnovato neppure l’incarico di presidenza.

EVVIVA L’EQUITA’ ADDIO EQUITA’.

I Presidi incaricati non riservatari e rispettosi delle norme che quotidianamente applicano nelle istituzioni scolastiche che sono chiamati a dirigere, non sono RASSEGNATI : chiedono ai deputati anche da loro eletti, che in sede di discussione del Decreto legge n°280 alla Camera dei Deputati, si prevedano emendamenti volti a tutelare i loro diritti e in primis l’indizione di un nuovo corso concorso riservato a tutti coloro che ricoprono incarichi di presidenza.

I PRESIDI INCARICATI NON RISERVATARI