Preoccupazione della Flc Cgil siciliana per la sicurezza delle scuole

Solo il 20 per cento degli edifici scolastici siciliani è sicuro. Tra spazi ristretti, intonaci che cedono, barriere architettoniche e servizi igienici inadeguati il degrado delle strutture scolastiche coinvolge tutte le province, passando da tetti in eternit, classi pollaio, scuole senza servizi igienici ad Agrigento, fino a quelle con i controsoffitti pericolanti e pavimenti staccati“. A sollevare nuovamente il problema-sicurezza nelle scuole sono la Flc-Cgil Sicilia e la Rete degli studenti medi che hanno promosso un monitoraggio degli edifici, una raccolta di dati che saranno presentati sabato 26 novembre, nel corso di una manifestazione in programma alle 10 a Piazza Castelnuovo, a Palermo.

Occorre colmare il divario tra nord e sud – si legge in un documento di Flc e Rete degli studenti – che vede a sud il 52% degli edifici scolastici in stato di pericolo, a nord il 26%“. “Le istituzioni scolastiche del nord – spiegano – ricevono del resto il doppio di finanziamenti rispetto a quelle del sud: 53 mila euro per la manutenzione straordinaria contro i 22 mila del sud; in quella ordinaria al nord vengono spesi 12 mila euro contro i 5 mila del sud“.

Gli studenti – afferma Andrea Frangiamore, della Rete degli studenti medi – sono stanchi di continuare a studiare in queste condizioni, in scuole inadeguate e insicure“. Flc e Rete degli studenti chiedono al governo investimenti per la sicurezza delle scuole . “Si cominci – sostiene Giusto Scozzaro, segretario generale della Flc Sicilia – col pubblicare l’anagrafe dell’edilizia scolastica, un documento fondamentale per programmare gli interventi“. “Chiediamo anche – dicono Scozzaro e Frangiamore – una Commissione permanente che indaghi sulla regolarità degli appalti e della messa in sicurezza, per evitare le infiltrazioni mafiose“.