Precari: la Gelmini vada avanti anche da sola

L'incoraggiamento della Uil-scuola

Secondo il segretario della Uil Scuola, Massimo Di Menna, anche se nel decreto anti-crisi non dovessero rientrare soluzioni ad hoc per i precari della scuola, il ministro dell’Istruzione Gelmini potrebbe “andare avanti da sola“,

In una dichiarazione rilasciata all’agenzia Dire il sindacalista spiega che il ministro potrebbe rendere operativa la soluzione che lei stessa aveva nelle scorse settimane prospettato ai sindacati, e che riguarda i circa 17.000 docenti che nel 2008-2009 avevano insegnato con contratto annuale. In sintesi, si tratterebbe di garantire a questi docenti la continuità dello stipendio per un altro anno coprendo la spesa in parte con i sussidi di disoccupazione (quando il docente sta a casa), in parte con i pagamenti derivati dalle supplenze.

Secondo il leader della Uil scuola “il ministro può subito fare un accordo con l’Inps per coprire i mesi in cui il docente non insegna. Poi ci sono delle regioni come la Lombardia, la Puglia, la Sardegna, la Campania e il Veneto che hanno in bilancio soldi per le indennità di lavoro. La Gelmini potrebbe firmare delle intese con queste realtà”.

In questo modo le supplenze sarebbero  pagate dal MIUR, i periodi di inattività dall’Inps, e il lavoro di progettazione, fatto a scuola senza insegnare, dalle Regioni.