Precari: decorrenza giuridica al 1° settembre per i vincitori del nuovo concorso straordinario

In nottata al Senato è stato approvato l’emendamento sul concorso straordinario per precari con almeno tre anni di servizio alle spalle. È il risultato di un lungo e difficile confronto cominciato già lunedì, quando dal ministero dell’istruzione era arrivato un testo che molti parlamentari della maggioranza avevano considerato difforme da quanto concordato a Palazzo Chigi con il premier Conte. 

L’emendamento modifica il bando del concorso straordinario pur confermandone buona parte della struttura iniziale.

Entro 30 giorni il bando dovrà essere quindi aggiornato sulla base delle modifiche introdotte dall’emendamento e, con ogni probabilità, dovranno essere riaperti i termini di presentazione delle domande che nel bando prevedevano i termini dal 28 maggio al 3 luglio.

La riapertura dei termini di presentazione delle domande è anche giustificata dal fatto che, in ragione anche delle limitazioni imposte dall’epidemia, i candidati potranno richiedere di sostenere la prova scritta (non più con gli 80 quesiti a risposta multipla) non nella regione scelta per il concorso bensì in quella di residenza.

La prova scritta con quesiti a risposta aperta si terrà nel corso del prossimo anno scolastico (non è precisata la data) e riguarderà le competenze richieste per la classe di concorso scelta e quelle metodologico-didattiche.

La quota dei 32 mila vincitori che potranno accedere ai posti previsto per l’anno scolastico 2020-21 (circa 8-10 mila) avrà la decorrenza giuridica della nomina in ruolo al 1° settembre 2020, come aveva proposto Tuttoscuola direttamente ai senatori della commissione istruzione del Senato.